I sindacati di polizia attaccano Salvini: "Non decide lui chi sia il nostro capo"
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I sindacati di polizia attaccano Salvini: "Non decide lui chi sia il nostro capo"

Lo sottolinea Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil.

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3 Marzo 2020 - 20.29


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La Lega e Salvini non hanno mai sopportato il Capo della Polizia, Gabrielli e ora hanno la scusa per attaccarlo. 
“Non sta a Salvini decidere chi ci deve rappresentare. Anche quando non abbiamo condiviso alcune posizioni di Gabrielli abbiamo sempre riscontrato in lui un interlocutore leale con elevato senso istituzionale”. Lo sottolinea Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil.
“A questo proposito” il Silp Cgil “coglie l’occasione per rivendicare la necessità di affrontare e risolvere i problemi dei poliziotti a partire dal rinnovo del contratto e l’incremento degli organici”.
“Richieste sacrosante e legittime che il precedente ministro dell’interno Matteo Salvini non ha mai avuto l’onestà politica e intellettuale di affrontare e risolvere. Al riguardo il Silp Cgil – dichiara il segretario Daniele Tissone – richiama la politica sulla necessità di dare risposte concrete agli operatori e alle operatrici di Polizia”.
“Un’operazione del tutto strumentale” quella fatta nei confronti di Franco Gabrielli con l’obiettivo di “rimuovere un Capo che, avendo brillantemente guidato la Polizia di Stato e il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, è oramai diventato una figura ingombrante”.
Lo sostiene, in una nota, Felice Romano, segretario generale del Siulp dicendosi convinto che l’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini “sia perfettamente estraneo a questa deprecabile manovra”. “Sarebbe opportuno comprendere chi sia il corvo che – aggiunge – ha ispirato tale squallida operazione, i motivi reconditi che lo stanno ispirando considerato che sta dimostrando sicuramente di non aver nessun rispetto per le istituzioni, soprattutto in questo clima di emergenza da coronavirus e non solo. Minare la credibilità della Polizia di Stato, screditando il suo massimo rappresentante, è miope e irresponsabile, ecco perche’ rispediamo al mittente chi sta ordendo tale operazione”.

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