Laura Boldrini porta in tribunale l'hater che la minacciò di morte: "Denunciare era mio dovere"
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Laura Boldrini porta in tribunale l'hater che la minacciò di morte: "Denunciare era mio dovere"

Vittorio Boschelli scrisse nel 2017 "ti impiccheremo in piazza" in un post Facebook di Laura Boldrini. Oggi inizia il processo e l'ex presidente ha rifiutato di ritirare la querela

Laura Boldrini
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20 Febbraio 2020 - 15.09


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Nell’agosto del 2017 Vittorio Boschelli, artigiano 58enne di Torano Castello (Cosenza) scrisse in un post Facebook di Laura Boldrini, che allora era Presidente della Camera “ti impiccheremo in piazza”. Una minaccia di morte che Boldrini non ha lasciato cadere, querelando Boschelli. E oggi, lei stessa si è presentata in tribubale, per testimoniare e raccontare l’accaduto. 
Quando l’avvocato difensore dell’artigiano le ha chiesto di ritirare la querela, Boldrini ha detto no: “Non vedo perché dovrei farlo – ha spiegato -, incoraggiamo spesso le vittime di soprusi e i ragazzi nel mirino dei bulli a denunciare. Sento come madre e rappresentante delle istituzioni il dovere di andare avanti in questo e in altri casi che mi riguardano. Non è un piacevole passatempo, poiché spostarsi da un tribunale all’altro richiede energie e anche soldi. Farlo però è necessario anche per tutti coloro che non hanno gli strumenti per difendersi”.
La stessa Boldrini ha poi aggiunto: “C’era una forte matrice politica in Boschelli ed era una situazione che doveva essere presa sul serio. Purtroppo ho una certa esperienza di haters, c’è chi lo fa per sfogarsi, e le istituzioni sono un mirino facile contro cui scagliarsi, e chi lo fa con un’agenda politica. Nel mio caso sono stata principalmente oggetto di violenza dalla galassia dell’ultra destra”.
Ho “deciso di denunciare – ha concluso l’ex presidente della Camera – perché era un dovere verso me stessa, come madre, donna ed esponente delle istituzioni, e non farlo avrebbe significato dare via libera agli odiatori. “Noi ti impiccheremo” è una minaccia e non potevo soprassedere”.

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