Nugnes (ex M5s): "La Rousseau non è trasparente e serve a controllare il consenso"
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Nugnes (ex M5s): "La Rousseau non è trasparente e serve a controllare il consenso"

L'ex senatrice dissidente M5s: "la democrazia diretta è giusta quando amplia la democrazia rappresentativa, non quando la annulla e la disconosce"

Paola Nugnes
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28 Agosto 2019 - 09.48


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A commento della pretesa di Di Maio di consultare la piattaforma Rousseau prima di consegnare nelle mani di Mattarella la proposta di governo, l’ex senatrice M5s Paola Nugnes ha scritto su Facebook: “La democrazia diretta è sicuramente cosa buona e giusta, se essa è intesa quale ampliamento della democrazia rappresentativa, se essa partendo dalle fondamenta solide delle garanzie costituzionali, gettate in un percorso durato secoli di evoluzione, si amplia con la conoscenza e la partecipazione e si attua tramite strumenti adeguati. Ma se questa vuole essere un disconoscimento di quest’altra si apre invece ad una pericolosissima ipotesi, smantellare ed abbattere, disconoscere le istituzioni democratiche e lo stato di diritto”
“Naturalmente – insiste la parlamentare – la piattaforma Rousseau, nello specifico, manca di terzietà, di trasparenza, di accesso alle informazioni, di dibattito e finanche, come conseguenza, di una adeguata partecipazione, non è strumento neutro e da tempo viene utilizzato non per la partecipazione ma per il controllo del consenso. (Come diceva Casaleggio senior, la linea che divide in rete la partecipazione dal controllo è sottilissima)”.
“È accaduto dai tempi dell’emendamento sul reato di clandestinità, ricordate? si è interrotto in quel momento, a causa dell’esito di quella consultazione, il processo faticoso e lento di rendere la piattaforma uno strumento reale di partecipazione diretta, è bastato dribblare sulla cosiddetta ‘domanda condizionante’ che oramai conosciamo tutti e di cui parla anche il Messaggero di ieri come rassicurazione di qualcuno sul controllo dell’esito voluto, per determinare che strumento farne”, conclude Nugnes.

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