Il raduno fascista di Casapound a Trieste è "troppo pericoloso", il Pd manifesterà il giorno prima
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Il raduno fascista di Casapound a Trieste è "troppo pericoloso", il Pd manifesterà il giorno prima

La manifestazione neofascista si terrà il 3 novembre, mentre quella del Pd il 2. Tuttavia i centri sociali stanno organizzando un contro-corteo il 3

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1 Ottobre 2018 - 19.33


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La manifestazione di Casapound il prossimo 3 novembre a Trieste ha già causato l’organizzazione di una contro-manifestazione per lo stesso giorno ad opera dei centro sociali, ma il Pd ha deciso di non prendervi parte: “considerando chi manifesta pensiamo che sia troppo pericolosa, in quanto si arriverà senza dubbio allo scontro fisico e non sarebbe efficace. Il Partito Democratico conferma l’intenzione di manifestare pacificamente il giorno prima”. Lo ha comunicato la capogruppo del Pd in Consiglio comunale Fabiana Martini. 

“Tuttavia – continua – il Pd è pronto a fare un passo indietro dall’organizzazione del 2 novembre, per non imporre un colore politico a una manifestazione che vuole essere di tutta la città”. Continua infatti il pressing dem sul sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, che oggi ha ricevuto una delegazione del Partito democratico, composta dalla stessa Martini, dalla segretaria provinciale del partito Laura Famulari, dalla deputata Debora Serracchiani, dai consiglieri regionali Roberto Cosolini e Francesco Russo. “Abbiamo chiesto al sindaco di farsi portavoce della città – continua la capogruppo – ed esprimere una netta distanza ed estraneità dall’annunciato raduno nazionale di Casa Pound a Trieste. E il sindaco ha detto che lo aveva già fatto nei giorni scorsi. Non è abbastanza”.

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Il Pd si è dichiarato “rispettoso delle libertà garantite dalla Costituzione e che, ove le autorità di pubblica sicurezza nulla eccepiscano, il diritto di manifestare non può essere negato neppure a formazioni di ispirazione neofascista”. Tuttavia si richiama “il dovere delle istituzioni di esercitare anche un ruolo di custodia morale nei confronti dei valori di tolleranza e uguaglianza affermati nella nostra Carta fondamentale”.

 

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