Boldrini decapitata, l'autore del post è un artigiano: abbiamo tanta rabbia
Top

Boldrini decapitata, l'autore del post è un artigiano: abbiamo tanta rabbia

Gianfranco Corsi ha 58 anni ed è della provincia di Cosenza. Il suo profilo pieno di immagini violente, minacce e personaggi armati

Laura Boldrini
Laura Boldrini
Preroll

globalist Modifica articolo

5 Febbraio 2018 - 10.07


ATF

Si chiama Gianfranco Corsi l’autore delle minacce e del fotomontaggio shock postato su Facebook che ritrae Laura Boldrini decapitata, con un esplicito riferimento all’omicidio di Pamela Mastropietro nel maceratese. L’uomo, individuato dalla Polizia postale, è un artigiano di 58 anni residente a Torano Castello, in provincia di Cosenza. Vive in una zona di campagna con la moglie e due figli.

Corsi risulta titolare di un profilo Fb pieno di immagini violente, minacce e personaggi armati. Secondo quanto si è appreso non è la prima volta che pubblica dei post con commenti e fotomontaggi per ‘denunciare’ le cose che a suo giudizio non andrebbero bene in Italia. Gli agenti hanno effettuato una perquisizione nella sua abitazione dove è stato trovato del materiale definito “utile alle indagini”.
La polizia è riuscita a risalire a Corsi grazie alle molte le tracce informatiche lasciate dall’autore del post con le minacce alla presidente della Camera. Gli uomini del Centro anticrimine informatico, grazie alla collaborazione di Facebook, hanno recuperato i dati necessari per identificare fisicamente il responsabile.
“Sono in corso tutti gli accertamenti possibili, ha detto il questore di Cosenza Giancarlo Conticchio, per stabilire se l’uomo ha veramente solo condiviso un post, o se è stato realizzato da lui. In ogni caso, vogliamo fare chiarezza e risalire ad eventuali collegamenti con altre persone dedite a questo tipo di attività”.
Prova a difendere Gianfranco Corsi il fratello Roberto, commerciante che in Calabria ha dato vita in passato a varie iniziative di protesta, soprattutto contro le tasse. Dice che il fotomontaggio shock di Laura Boldrini è stato solo condiviso da Gianfranco. “Non siamo né di destra né di sinistra, ma per una giustizia giusta. Mio fratello ha tanta rabbia in corpo contro illegalità perché è illegale stare da clandestini. Stanno strumentalizzando il momento politico. I fatti li ha fatti Luca Traini con un atto criminale. Mio fratello esternava solo rabbia contro la clandestinità. Periodicamente fa visita ai centri di accoglienza dove ha tanti amici. Avrà fatto la cazz… del secolo ma è una foto, mio fratello non è un criminale ma è stato trattato come Totò Riina, non dalle forze dell’ordine, ma da questa giustizia che non è giustizia. La clandestinità è un reato signora Boldrini e signori dei 5 Stelle. Vi avrei votato ma avete firmato per la clandestinità, siete anche voi complici”.

Leggi anche:  Paura per il deputato di Avs Francesco Borrelli: "Ti spariamo alle gambe", la minaccia durante un sopralluogo
Native

Articoli correlati