Grasso sul fascismo: guai a sottovalutare o abbassare la guardia
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Grasso sul fascismo: guai a sottovalutare o abbassare la guardia

Il presidente del Senato sulla memoria dela barbarie nazista: non cancellare tracce delle sofferenze subite

Neofascisti in piazza
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14 Dicembre 2017 - 21.02


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Ora che molti hanno gettato la maschera qualcuno (non tutti) comincia ad aprire gli occhi: “Basta pensare alle recenti intimidazioni a danno di cittadini e volontari a Como, o a quella sotto la sede del gruppo Repubblica-Espresso, per capire che mai si deve abbassare la guardia, mai si deve commettere l’errore di sottovalutare questi episodi che troppo spesso e troppo in fretta vengono minimizzati”. Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, nel suo intervento alla consegna dei premi giornalistici “Franco Giustolisi – Giustizia e Verità”.
Grasso ha sottolineato l’importanza di coinvolgere le scuole nei progetti di conoscenza della storia d’Italia a partire dal nazifascismo: “Abbiamo bisogno di coltivare la memoria di non cancellare tracce delle sofferenze subite, la memoria è un dovere verso sopravvissuti e familiari vittime oltre che verso caduti – ha detto -. Ancora possiamo contare su alcuni protagonisti ma verrà il giorno in cui il testimone verrà consegnato definitivamente alle nuove generazioni che avranno il compito di custodirlo e trarne preziosi insegnamenti”.

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Inoltre, secondo il presidente del Senato “approfondire quei fatti conduce ad una migliore comprensione del grande valore dei principi iscritti nella nostra Costituzione; significa, soprattutto, metterli in guardia dal rischio di non saper riconoscere e contrastare adeguatamente i rigurgiti fascisti che si affacciano prepotentemente nell’Italia contemporanea”.

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