Maroni rincorre Salvini e dice: stop a Schengen
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Maroni rincorre Salvini e dice: stop a Schengen

E in una nuova lettere ai prefetti lombardi scrive: 'La mia proposta è quella di bloccare le partenze, non bombardando i barconi, ma impedendo loro di partire'.

Roberto Maroni
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11 Giugno 2015 - 12.46


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Il governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni, in audizione alla Camera, ha chiesto la sospensione degli accordi di Schengen, annunciando una nuova lettera ai prefetti lombardi per consentire alle Asl di verificare le condizioni sanitarie nelle strutture che dovranno accogliere i migranti. Nella missiva il governatore della Lombardia ha spiegato il suo progetto per fermare le partenze: “Serve un blocco navale o meglio ancora con campi profughi in Libia su iniziativa Onu” ha chiesto, rincorrendo le idee del leader della Lega Nord, Matteo Salvini.

La proposta: bloccare le partenze. “La mia proposta è quella di bloccare le partenze – ha aggiunto Maroni -. Non bombardando i barconi, ma impedendo loro di partire con il blocco navale o meglio ancora con campi profughi in Libia su iniziativa Onu”. Il governatore ha aggiunto: “Il governo italiano deve spingere presso la Ue e l’Onu per organizzare campi profughi direttamente in Libia, così come fu fatto nel 2011 in Tunisia, dopo la cosiddetta ‘primavera araba’ per accogliere le persone che tentano di scappare da situazioni molto diverse e che affrontano il rischio della morte in mare per venire non in Italia ma in Europa. Se questa non è un’emergenza umanitaria, non so cosa essa sia. Si parla di mezzo milione di persone pronte a partire: è un numero incredibilmente alto, una cifra straordinariamente elevata”.

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Maroni: governo inadempiente con le Regioni. Maroni ha quindi attaccato e accusato il governo guidato da Matteo Renzi di “essere inadempiente” con le Regioni sulla questione immigrazione. La gestione da parte del Viminale dell’emergenza è, per il presidente della Lombardia, “improvvisata”. Secondo il governatore della Lombardia, “la copertura economica è garantita per il 2014 ma non c’è certezza per il 2015 e 2015”. Ed inoltre “non sono stati attivati gli hub regionali, strutture che dovrebbero accogliere i migranti prima che questi vengano distribuiti”.

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