2 giugno, i pacifisti entrano alla Camera e propongono la Difesa civile
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2 giugno, i pacifisti entrano alla Camera e propongono la Difesa civile

Due appuntamenti celebrano il servizio civile e la consegna delle firme per una legge di iniziativa popolare che istituisca anche in Italia una difesa alternativa.

2 giugno, i pacifisti entrano alla Camera e propongono la Difesa civile
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1 Giugno 2015 - 19.21


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“Negli anni scorsi eravamo concentrati soprattutto a protestare contro la parata e i suoi costi: quest’anno, puntiamo sulla parte propositiva. In 24 mesi abbiamo fatto molto, e ripartiamo da qui”. Francesco Vignarca, coordinatore nazionale della Rete italiana per il disarmo, annuncia così i due appuntamenti in calendario il 2 giugno: appuntamenti dal significato particolare, perché arrivano a pochi giorni dalla consegna alla Camera dei Deputati delle 50 mila firme necessarie per la presentazione della proposta di legge di iniziativa popolare per la Difesa civile, non armata e nonviolenta. “Sei mesi di raccolta firme resi possibili grazie all’impegno di centinaia di gruppi in tutta Italia, da Bolzano a Trapani, con un entusiasmo e una vitalità travolgenti. Reti del mondo pacifista, nonviolento, disarmista e del servizio civile”.

Ore 11 in piazza Bra, Verona. Primo appuntamento, alle 11 a Verona in piazza Bra proprio per festeggiare la conclusione della campagna di raccolta firme “Un’altra difesa è possibile”: esattamente il luogo in cui la campagna cominciò, il 25 aprile 2014, in occasione dell’Arena di Pace e Disarmo. “Il 2 giugno è la Festa della Repubblica costituzionale, fondata sul lavoro e che ripudia la guerra – spiega Vignarca –: per questo chiediamo, oltre all’abolizione della parata militare, il riconoscimento della difesa non armata e nonviolenta, attuata dai cittadini”. La proposta di legge, promossa da Rete Italiana per il disarmo, Rete della pace, Tavolo interventi civili di pace, Conferenza nazionale degli Enti di Servizio civile, Forum nazionale Servizio civile, Campagna Sbilanciamoci!, chiede l’avvio diuna politica di difesa della popolazione, del territorio, delle istituzioni: “Il servizio civile, la protezione civile, i corpi civili di pace e un Istituto di ricerche sulla pace e il disarmo sono gli elementi centrali della proposta legislativa”, sottolinea Vignarca.
Ore 17 a Montecitorio, Roma. E proprio al servizio civile è dedicato il secondo appuntamento: a Roma, per la prima volta alla Camera dei Deputati, alle 17 la presidente Laura Boldrini e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti incontreranno i giovani del Servizio civile nazionale: “Siamo felici di questa opportunità, perché finalmente vengono prese in considerazione anche le persone che si impegnano in quel particolare settore della Difesa. Perché il servizio civile, ricordiamolo, è un pezzo di difesa”. Boldrini già aveva voluto incontrare i ragazzi della Conferenza nazionale degli enti di servizio civile e del Forum nazionale del servizio civile il 2 giugno 2013, in occasione della prima ‘Festa della Repubblica che ripudia la guerra’: “Dopo due anni vuole rincontrarci: questo significa che di lavoro ne abbiamo fatto, e molto”.

Verso la vetta. “Sono un uomo delle montagne – spiega Vignarca –, e se posso usare una metafora montanara direi che l’anno scorso abbiamo preparato lo zaino, riempiendolo del necessario. Oggi, dopo una lunga scarpinata, siamo arrivati al campo base. E da qui si riparte verso la vetta”. Il 3 giugno, intanto, comincerà l’iter parlamentare del disegno di legge per la Difesa civile, non armata e nonviolenta, per la piena attuazione degli articoli 11 e 52 della Costituzione (ripudio della guerra e difesa della patria affidata ai cittadini): “Nei prossimi mesi ci impegneremo per sensibilizzare deputati e senatori perché facciano propria la legge, aprendo il dibattito sulla necessità che anche in Italia sia riconosciuta a livello istituzionale una forma di difesa alternativa a quella militare”. (Ambra Notari)

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