Renzi: con il Jobs Act rottamo 200mila co.co.co e articolo 18
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Renzi: con il Jobs Act rottamo 200mila co.co.co e articolo 18

Il Consiglio dei ministri ha approvato i decreti. Il premier: circa 200mila persone passeranno dai Co.co.co a un lavoro a tempo indeterminato

Renzi: con il Jobs Act rottamo 200mila co.co.co e articolo 18
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20 Febbraio 2015 - 18.26


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Duecentomila contratti a tempo indeterminato e la promessa che, dopo un licenziamento, nessuno restera’ solo. Sono i punti chaive snocciolati da Matteo Renzi durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri dedicato al Jobs Act. “Oggi è un giorno probabilmente atteso per molti anni da un’intera generazione che ha visto la politica fare la guerra ai precari ma non al precariato. Superiamo l’articolo 18 e i cococo”. Il presidente del Consiglio Matteo Renzi, nella conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, sintetizza così il via libera definitivo al decreto attuativo sul contratto a tutele crescenti.



“Con molta serenità” si può dire che “parole come mutuo, ferie, buonuscita, diritti entrano nel vocabolario di una generazione che è stata esclusa in maniera inaccettabile. È questa l’operazione del Jobs act”, spiega il premier, che aggiunge: “con la riforma del mercato del lavoro ci saranno “più flessibilità in entrata e più tutele in uscita”. In sostanza, aggiunge il presidente del Consiglio, “da quando il Presidente firmerà i due primi decreti” sul jobs act “chi è licenziato ha un sostegno più forte da parte dello Stato e gli imprenditori saranno messi in condizione di assumere con più libertà”.



Una puntualizzazione anche sul nodo dei licenziamenti collettivi: “restano nello stesso dettato con cui sono usciti dal primo Cdm. Penso infatti che questi decreti si occupino poco di licenziamenti collettivi ma molto di assunzioni collettive. L’Italia riparte e i dati che abbiamo ci fanno guardare con speranza al futuro”. Il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, torna sulla scelta di fondo del Governo. “La nostra scommessa è puntare sui contratti a tempo indeterminato rovesciando una mentalità che fino ad oggi voleva che si assumesse con qualunque contratto tranne con quello a tempo indeterminato”. In sostanza, nelle intenzioni di Palazzo Chigi, c’è “un cambio radicale di mentalità”.



Approvato anche il ddl concorrenza. “Lo chiamerei un provvedimento che riguarda l’Italia semplice, la tutela del consumatore; stiamo facendo un tentativo di attaccare le rendite di posizione nel nostro Paese”, rivendica Renzi, spiegando che con le norme sulle assicurazioni, i telefonini, le multe, i professionisti contenute nel provvedimento “diamo una sforbiciata tra chi gode di una rendita e chi ne usufruisce”. Ora, aggiunge Renzi guardando al percorso che attende le norme: “Mai come ora l’Italia è pronta a ripartire e a rilanciarsi nel futuro. Per fare questo è pronta anche a sfidare qualche lobby e ad affrontare…mi verrebbe da dire le montagne russe ….ma dirò, il contributo fattivo dei parlamentari”. Ad entrare nel merito del provvedimento è il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi. “Le due gambe del provvedimento sono, da una parte, l’attenzione ai consumatori, far calare le tariffe e diminuire prezzi, dall’altra, aprire pezzi mercato non cosi’ accessibili per nuove iniziative”. Il disegno di legge, evidenzia il ministro, segue “quasi nella totalità le raccomandazioni che l’Antitrust aveva fatto pervenire” nella segnalazione annuale.



Questa mattina aveva scritto su Twitter



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