Jobs act, voto entro il 26. Scontro Pd-Ncd
Top

Jobs act, voto entro il 26. Scontro Pd-Ncd

Il governo presenterà un emendamento al testo della delega per il Jobs Act che recepirà gli emendamenti già presentati sul tema dell'Articolo 18.

Jobs act, voto entro il 26. Scontro Pd-Ncd
Preroll

Desk2 Modifica articolo

17 Novembre 2014 - 19.09


ATF

Mercoledì 26 novembre si voterà nell’aula della Camera sul Jobs act. La decisione è scaturita dopo un voto della stessa assemblea di Montecitorio su proposta della presidente della Camera Laura Boldrini, dopo che la scorsa settimana la richiesta del Governo di fissare al 26 il termine ultimo per il voto di Montecitorio sulla legge delega sulla riforma del mercato del lavoro non aveva raggiunto il consenso sufficiente in conferenza dei capigruppo.

Boldrini ha comunicato che la decisione dell’assemblea è stata assunta con 95 voti di scarto. Contrari al termine del 26 per il voto dell’aula sul Jobs act sono stati tutti i gruppi di opposizione: Sel, M5S, Lega, Fi e Fdi. A favore la maggioranza.

L’esame del Jobs act in assemblea avrà inizio venerdì prossimo con la discussione generale. Lunedì prossimo sono previste le votazioni sulle pregiudiziali di costituzionalità. A cui seguiranno esame e voti sugli emendamenti.

Articolo 18. Il governo presenterà un suo emendamento al testo della delega per il Jobs Act che recepirà gli emendamenti già presentati dopo l’accordo all’interno del Pd sul tema dell’Articolo 18. L’emendamento dovrebbe arrivare martedì alla Commissione Lavoro. Lo conferma il sottosegretario Bellanova. L’emendamento atteso dal governo, ha indicato, “riprende tutti gli emendamenti sul tema per finalizzare il reintegro per i licenziamenti disciplinari con la definizione del perimetro delle tipologie” per le quali la reintegra nel posto di lavoro non verrà cancellata per essere sostituita da un indennizzo.

Leggi anche:  Renzi sceglie il centro-sinistra e dichiara chiusa l'esperienza del Terzo Polo

Il ministro per le Riforme, Maria Elena Boschi, chiede tempi certi per il via libera dal Parlamento. E, ai cronisti che le chiedono se sarà necessario porre la fiducia sul provvedimento, risponde: “Ancora è prematuro, bisogna prima terminare il lavoro in commissione e vedere quanti emendamenti saranno presentati per l’aula, quindi potremmo deciderlo soltanto nei prossimi giorni. Sicuramente – insiste – c’è la necessità di chiudere in tempi certi”.

Il ministro Boschi è intervenuta anche sulla legge elettorale. “Su diversi punti c’è intesa anche con Forza Italia” e “su altri profili, come sempre accade, meno rilevanti, meno centrali, discuteremo in Parlamento e troveremo l’accordo in Parlamento”, ha Boschi, parlando di Italicum a margine di una visita alle scuole elementari di Laterina (Arezzo).

Native

Articoli correlati