Landini punta il dito: l’Italia si liberi di Renzi
Top

Landini punta il dito: l’Italia si liberi di Renzi

La Fiom ha annunciato che sciopererà in piazza il 14 novembre a Milano e il 21 a Napoli contro le politiche del Governo guidato dal Pd.

Landini punta il dito: l’Italia si liberi di Renzi
Preroll

Desk2 Modifica articolo

2 Novembre 2014 - 16.06


ATF

“Gli interessi dei lavoratori non sono rappresentati”. Va contro il governo e contro il Pd il leader della Fiom Maurizio Landini a in ½ Ora, facendo riferimento al Jobs Act e, più in generale, alla politica economica. “Unico modo per far cambiare idea al Governo è dimostrare” che il sindacato, “al contrario di quel che Renzi pensa, ha la maggioranza dei consensi delle persone che lavorano e di quelle che vogliono lavorare e che contro il lavoro non va da nessuna parte”.

“Quando un Parlamento vota una fiducia in bianco al Governo vota la sfiducia a se stesso e questo aumenta la distanza con e persone che si sentono sole e non rappresentate”, ha detto Landini. “Gli interessi delle persone che per vivere devono lavorare, non sono l’interesse generale di questo paese e non sono dentro le politiche di questo governo” e “allo stato attuale” neanche del Pd. Il leader Fiom ha spiegato: “Non scendo in politica. Renzi si scordi di trasformare la battaglia che la Fiom e la Cgil stanno facendo, a semplice battaglia politica di qualche corrente del suo partito. Se il Pd è diviso sono fatti suoi. Voglio continuare a fare il sindacalista, l’ho detto in tutte le salse. Non l’ho detto in inglese solo perché non lo so. Di fare la minoranza non me ne frega nulla. Non me ne frega nulla se dicono che valgo il 10%. Non voglio impegnarmi in politica”.

“Non scendo in politica”, ha ribadito poi il numero uno della Fiom. “Io voglio continuare a fare il sindacalista, voglio però che sia chiaro che a me di fare la minoranza non me ne frega proprio nulla. Voglio rappresentare le persone”. E per cambiare un Paese “lo devi governare, non devi stare all’opposizione”.

Ritornando poi sugli scontri tra i lavoratori dell’Ast di Terni Landini ha confermato: “In quella piazza siamo stati aggrediti, abbiamo feriti e ricoverati, ma noi non abbiamo alzato un dito. Anzi – ha aggiunto – mi assumo la responsabilità di aver garantito l’ordine pubblico”, evitando che “la situazione degenerasse”.

Nuovi scioperi – Lo sciopero generale di 8 ore della Fiom sarà articolato con “due manifestazioni”. Una che riguarderà il Nord e il Centro-Nord con una manifestazione a Milano il 14 novembre. E una che riguarderà il Sud e il Centro-Sud e che avrà una manifestazione a Napoli il 21 novembre”.

Attacco a Confindustria – Landini poi passa ad attaccare gli industriali: “Il Governo si è messo d’accordo con Confindustria e Confindustria deve sapere che se segue la linea dei licenziamenti, della riduzione dei salari non avrà vita facile perché noi non ci fermeremo”.

Oggi, ha rilevato il leader della Fiom, “c’è una crisi industriale da paura. Siamo di fronte a licenziamenti collettivi”. Nelle prossime settimane, ha aggiunto, “saranno in campo migliaia di licenziamenti. Noi siamo di fronte al fatto che i grandi gruppi e le grande aziende stanno aprendo licenziamenti collettivi, di massa. E dicono se vuoi continuare a lavorare devi accettare di lavorare a salari più bassi con meno diritti e a condizioni diverse”.

Tonini, per Landini è contro lavoratori? Disonesto – “Dire come sta facendo Landini che il governo Renzi e il Pd sono contro i lavoratori è disonestà intellettuale”. Lo ha scritto su twitter Giorgio Tonini, esponente del Pd.

Native

Articoli correlati