La sfida non è con M5s ma passare dagli annunci ai fatti
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La sfida non è con M5s ma passare dagli annunci ai fatti

Renzi deve impegnarsi per andare avanti e portare l’Italia e l’Europa fuori dalla crisi. [Nuccio Fava]

La sfida non è con M5s ma passare dagli annunci ai fatti
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27 Agosto 2014 - 10.58


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di Nuccio Fava

La politica è in piena ripresa non al meeting di Rimini che semmai ne sottolinea difficoltà e crisi. Non eccita la nuova sparata di Grillo contro giornalisti “servi”di cui si chiede la rimozione. Una vistosa bufera in un bicchiere d’acqua che non migliora di una virgola la qualità del giornalismo e l’ambiguo rapporto informazione – politica.

Lo stesso Renzi del resto di tutto può rimproverarsi tranne di non aver avuto ospitate di ogni genere su giornali e tv ed ha più volte minacciato di volere i partiti fuori dalla Rai quasi fosse una decisione dell’esecutivo. Preoccupante comunque la reazione corporativa dei giornalisti, offesi e indignati, quasi il problema non li riguardasse.

Purtroppo dei problemi veri e più gravi nulla si conosce, mentre l’Unità continua a non uscire, per il Corriere della Sera sono note solo le dimissioni del direttore De Bortoli a futura memoria, per il servizio pubblico in termini strutturali e di contenuto è buio pesto.

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Il tg di oltre trent’anni fa per il conflitto israelo-palestinese offriva ogni sera le analisi di Arrigo Levi e di Vittorio Citterich; per le prime missioni spaziali Ruggero Orlando, Andrea Barbato e Tito Stagno, per i carri armatici sovietici a Praga Demetrio Volcic e via elencando. Professionalità simili oggi non sono rintracciabili e se ne avverte la mancanza in un tempo drammatico di guerre e di grave crisi geopolitica.

Analoghe considerazioni varrebbero per l’inadeguato ruolo dell’Europa che non riesce a trovare la strada istituzionale, politica ed economica per uscir fuori dalla crisi. Lo schematico richiamo ai problemi del giornalismo e al ruolo in gran parte colpevolmente inadeguato della Rai specie in termini culturali e civili e di responsabilità solidale, ci riporta naturalmente allo scenario difficile che il presidente Renzi ha dinnanzi. Ribadisca pure il nostro presidente del Consiglio, il fermo proposito di volere andare avanti e portare l’Italia e l’Europa fuori dalla crisi.

Dopo l’intervista al periodico di CL per il meeting di Rimini Renzi lo ribadisce ai militanti Pd convocati per la festa nazionale dell’Unità. Siamo così all’ennesimo messaggio e anche agli stessi concetti molte volte illustrati pure nelle giornate ferragostane a nord e a sud dello stivale, e nelle stesse missioni estere. Siamo ora alla vigilia di un consiglio dei ministri, annunciato più volte come importantissimo , alla stessa stregua del vertice europeo di fine mese. La situazione resta difficile, come lo stesso segretario Pd scrive ai militanti per la festa dell’Unità, richiamando la vittoria elettorale del 41%. Un risultato storicamente straordinario che dice anche però quanto il Paese si attenda da Renzi e dai suoi ministri.

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