Renzi: 100 giorni per cambiare l'Italia
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Renzi: 100 giorni per cambiare l'Italia

L'attesa conferenza stampa del premier. Esordisce con una serie di slogan su cuneo fiscale, casa, jobs act e scuole. All'asta le auto blu.

Renzi: 100 giorni per cambiare l'Italia
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12 Marzo 2014 - 18.26


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Piano casa, misure fiscali, sblocco dei debiti della Pubblica amministrazione e decreto legge sul Lavoro. Sono questi i prossimi impegni del governo illustrati con delle slide dal premier detto Matteo Renzi, che ha incontrato i giornalisti al termine del Consiglio dei ministri. La “svolta buona come messaggio iniziale”: è questo il titolo scelto da Matteo Renzi in apertura della conferenza stampa. “Vediamo se riusciamo a presentarvi il lavoro molto serio e articolato che abbiamo predisposto e che vedrà in serata i ministri alternarsi a presentare le varie misure approvate”.

“Il nostro nemico, il nostro avversario, contro cui battagliare in modo violento è chi dice si è sempre fatto così”, ha detto il premier ai giornalisti. “Il prossimo semestre L’Italia guiderà l’Europa e pensiamo che sia assolutamente fondamentale non solo lavorare per cambiare l’Europa ma partire dal cambiare noi stessi” ha detto Renzi. “Confermiamo per l’ennesima volta che nei prossimi 100 giorni faremo una lotta molto dura per cambiare ad aprile la P.A, a maggio il fisco e a giugno la giustizia, provvedimenti che non fanno parte, non fanno parte, del pacchetto di oggi”.

Arriva il piano Renzi per il taglio delle tasse
Obiettivo del premier e dell’esecutivo i redditi più bassi, quelli fino a 15mila euro, che potrebbero arrivare a intascare 80 euro in più al mese in busta paga. E nelle slides che il premier ha preparato per presentare le misure sul lavoro la copertina recita “Il lavoro svolta, la svolta buona”.

Da luglio l’Italia più leggera con le riforme
Ha poi aggiunto: “Il primo di luglio ci sarà un’Italia più leggera. Non dico un’altra Italia, ma un’Italia più leggera in grado di fare riforme strutturali”.

Per cambiare l’Ue cambiamo noi stessi
“Il prossimo semestre L’Italia guiderà l’Europa e pensiamo che sia assolutamente fondamentale non solo lavorare per cambiare l’Europa ma partire dal cambiare noi stessi”, ha poi detto ai cronisti.

La legge elettorale ha dei limiti ma è una rivoluzione
Sulla riforma elettorale ha detto: “La legge elettorale ha molti limiti ma non ci saranno mai più larghe intese e chi vince governa 5 anni. È una rivoluzione impressionante, c’è un cambio strutturale”.

Dal 26 marzo all’asta le auto blu
E poi ha annunciato che “dal 26 marzo al 16 aprile le auto blu andranno all’asta come abbiamo fatto a Firenze, sono oltre 1500. Dal 26 marzo ‘venghino signori, venghinò andranno all’asta”.

CLICCA SULL’IMMAGINE PER VEDERE LE SLIDE

Pronta la riforma del Senato
“La nostra riforma costituzionale del Senato – ha aggiunto – è un testo che non formalizziamo ancora in Parlamento: diamo 15 giorni di tempo per fare dei miglioramenti e poi lo portiamo alle Camere”. Il premier ha poi spiegato di avere trasmesso il testo ai leader politici e alle forze sociali.

Dal primo maggio 1000 euro in più all’anno
Uno dei provvedimenti di Matteo Renzi è quello di “consegnare” nelle tasche dei cittadini 1.000 euro netti annui in più a chi guadagna meno 1.500 euro. Le misure fiscali, sul cuneo, “saranno in vigore dal primo di maggio”. Renzi ha detto: “Ho provato a fare avere in busta paga prima delle elezioni, ma sono stato respinto con perdite”. “Il limite su cui noi ci attestiamo – ha aggiunto – sono 25 mila euro lordi, circa 1.500 euro netti. I destinatari del nostro intervento non sono solo i ceti meno abbienti, ma anche un po’ di ceto medio”.

Con la Spending review verranno risprmiati 10 miliardi per finanziare questa iniziativa. Renzi ha detto: “La copertura di questi 10 miliardi è totalmente fatta dal governo sulla base del risparmio di spesa, dei numeri macroeconomici generali che vi indicherò ma senza aumento della tassazione”. “Per noi è evidente che mettere in tasca mille euro in più aiuta la propensione al consumo ma è anche una misura di attenzione, di equità ed è frutto di una politica che dà il buon esempio. Un’operazione che definirei di portata storica”.

“Taglio Irap con l’aumento delle tasse sulle rendite”

“Dal primo di maggio si riduce l’Irap – ha promesso il presidente del Consiglio – alle aziende private del 10% e questa operazione non sta nei 10 miliardi del cuneo. L’operazione si finanzierà con l’aumento della tassazione sulle rendite dal 20 al 26% (2,6 miliardi)”. Non saranno toccati i titoli di Stato, ha poi assicurato il premier.

Sette miliardi dalla spending review
“La spending review è uno strumento che, secondo i dati di Cottarelli, arriva nel 2016 a valere 35 miliardi, nel 2015 vale 19 miliardi e nel 2014 sette miliardi. Il commissario ha parlato prudenzialmente di 3 miliardi”, ha precisato il premier.

“Deficit al 3%, abbiamo un margine di 6 miliardi”
“Mantenendo il limite del 3% del deficit, abbiamo un margine di 6 miliardi”, ha detto Renzi, aggiungendo che “noi abbiamo margini nel rapporto al 3% dello 0,4% visto che siamo al 2,6%”. E ancora, “per rimanere al debito dello Stato si vede un abbassamento del costo: il debito è calcolato su uno spread a 250 punti base. Se lo calcoliamo a 200 punti c’è un margine di 2,2 miliardi”.

Seicento milioni per credito imposta ricerca
Il governo prevede un “aumento del credito di imposta per i ricercatori. L’obiettivo, da qui al 2018, è di creare 100mila posti di lavoro. Il tutto per 600 milioni”.


Più ricco il fondo di garanzia delle pmi

“Cinquecento milioni di euro in più per il fondo di garanzia per le Pmi per la lotta al credit crunch, vero o presunto che sia e che ha già garantito 10 miliardi di accesso al credito. Una misura che le aziende sanno essere rilevante”. E ancora: “Il costo dell’energia per le pmi pari a 14 miliardi di euro sarà ridotto del 10% attraverso la rimodulazione del paniere della bolletta energetica”.

Piano casa
Renzi ha detto poi che è stato approvato il piano casa, che avrà un impatto di 1,7 miliardi.

500 milioni per le imprese sociali
E ha aggiunto: “Dall’1 giugno ci saranno 500 milioni di fondo per le imprese sociali, per chi vuole creare imprese sociali. È una misura che caratterizza questo governo, sono grato a chi dal terzo settore me lo ha suggerito, il terzo settore che poi è il primo e va incoraggiato”.


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