Fassina sull'articolo 18: la priorità sono gli investimenti
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Fassina sull'articolo 18: la priorità sono gli investimenti

Il viceministro dell'Economia ammonisce: il lavoro non si crea cambiando le regole d'accesso, la crisi ci ha portato oltre: bisogna intervenire sul livello produttivo.

Fassina sull'articolo 18: la priorità sono gli investimenti
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22 Dicembre 2013 - 11.35


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Il viceministro dell’Economia Stefano Fassina interviene nel dibattito sull’articolo 18 e sullo statuto dei lavoratori: «Ritengo deprimente rinverdire l’ossessione sull’articolo 18, perchè è evidente che la ricetta neoliberista ha fallito. Oggi le aziende non assumono perché la produzione è ferma».

«Il lavoro – ha aggiunto – non si crea cambiando le regole d’accesso, la crisi ci ha portato oltre: bisogna intervenire sul livello produttivo, sostenere la domanda aggregata, i consumi e gli investimenti. Il progetto della segreteria Pd parla di ampliamento degli ammortizzatori sociali rispetto all’Aspi, di sostegno al reddito, di legge sulla rappresentanza sindacale, di ridistribuzione dei tempi del lavoro. Temi sui quali l’intero partito è d’accordo, il resto sono solo chiacchiere».

«Sull’articolo abbiamo perso fin troppo tempo, non è quella norma a bloccare le assunzioni», ha ribadito Fassina. «Per capirlo basta guardarsi un pò attorno: in Spagna, per esempio, l’articolo 18 non esiste. Non solo, l’indennizzo a favore del lavoratore previsto dalla legge nei casi di provata ingiustizia è stato addirittura dimezzato. Eppure in quel Paese la disoccupazione giovanile arriva al 50%».



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