La segreteria di Matteo Renzi si è riunita e i lavori sono cominciati puntualmente alle 7.30 come previsto. Il primo ad arrivare alle 7.05 alla sede del Pd, al Nazareno, è stato Davide Faraone che si occupa di welfare e scuola. Poi è stata la volta di Marianna Madia, competente per le Politiche del lavoro. Pochi minuti dopo è comparso anche Francesco Nicodemo che si occupa della Comunicazione. Quindi Chiara Braga (Ambiente) Federica Mogherini (Europa), Alessia Morani (Giustizia) e Debora Serracchiani (Infrastrutture). Renzi è comparso alle 7.18 in punto, assediato dagli operatori dei mass media.
Il nuovo segretario non ha voluto rispondere alle domande dei giornalisti e accelerando il passo ha detto a tutti più volte buongiorno. Molti dei componenti della segreteria del Pd hanno scherzato sul fatto che la riunione è stata convocata quando era ancora buio. Tutti però hanno detto di essere d’accordo con il segretario sulla levataccia anche perché quella odierna, con la fiducia alla Camera, è una giornata piena di impegni.
Il segretario del Pd si poi è recato al Quirinale per incontrare il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Ha lasciato la sede nazionale del Pd alle 9 in punto. La riunione della segreteria si è conclusa esattamente dopo un’ora e mezza dall’inizio, come era stato preannunciato. “Lo sapete, non parlo”, prova a resistere ai giornalisti Matteo Renzi che si incammina verso largo del Tritone per prendere un taxi.
Il programma di RenziLegge elettorale[/b – Il primo impegno concreto è il nuovo sistema di voto, da dare al paese “entro il 25 maggio”. Per questo, Renzi ritiene che il passaggio dell’esame delle proposte di legge in materia, dal Senato alla Camera, sia un “atto dovuto”. Una legge che Renzi vuole “bipolarista”, tanto da ammonire: “gli inciucisti si arrendano”.
[b]Lavoro – Parlando ai gruppi parlamentari del Pd, Matteo Renzi annuncia che domenica all’assemblea del partito chiederà di ratificare gli impegni presi. Tra questi, la “trasformazione del Senato in camera delle autonomie”. L’assemblea dovrà approvare un documento sul lavoro, che Renzi definisce “tema centrale” per gli italiani. “Creare lavoro e aiutare le imprese è di sinistra”, aggiunge il sindaco.
Crescita – E poi una stoccata al ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, “singolare che esulti perché la crescita passa da -0,1% a 0”.
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