Lezione di Rodotà a Grillo su come si usa la Rete
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Lezione di Rodotà a Grillo su come si usa la Rete

Il costituzionalista interviene nella polemica sul reato di clandestinità e mette in guardia l'ex comico: rischi di rallentare i processi decisionali.

Lezione di Rodotà a Grillo su come si usa la Rete
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10 Ottobre 2013 - 20.27


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“Una forza politica non può andare in Parlamento e dire le opportunità parlamentari non le voglio cogliere perché obbedisco alle logiche della Rete”. Anche Stefano Rodotà candidato alle Quirinarie dei 5 Stelle e costituzionalista entra nella polemica interna al Movimento guidato da Grillo e Casaleggio, legata all’emendamento che elimina il reato di clandestinità, e sferza l’ex comico. La critica mossa dal giurista non è nel merito quanto sul metodo: “Dire ‘non è nel programma’ è un’argomentazione pericolosissima” spiega Rodotà. Perché porta con sé “il rischio di un paradosso, che il ricorso a queste tecnologie rallenti il processo decisionale”.

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