Stucchi, il padano favorevole a liberalizzare il gioco d'azzardo
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Stucchi, il padano favorevole a liberalizzare il gioco d'azzardo

Il nuovo presidente del Copasir porta avanti la sua battaglia per l'apertura di casinò nei centri turistici. Ecco cosa diceva.

Stucchi, il padano favorevole a liberalizzare il gioco d'azzardo
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6 Giugno 2013 - 16.52


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In un intervento pubblicato sul suo sito personale Giacomo Stucchi ha spiegato perché vede di buon occhio le case del gioco. Ecco il testo integrale.

“Se si procedesse ad un confronto con gli altri Paesi europei – nota Stucchi – risulterebbe evidente la disparità, sia nel numero, sia nella localizzazione su scala nazionale, facendo mancare al nostro Paese uno strumento promozionale così efficace. Si ritiene che, sulla scorta dell’esperienza europea che ha incentivato l’apertura di case da gioco in centri turistici medio-piccoli, ogni singola regione, ove esistano ragioni storiche o condizioni ambientali favorevoli per l’esercizio di una casa da gioco,debba concedere la relativa autorizzazione che consentirebbe tanto un equilibrio territoriale, quanto maggiori possibilità di controllo dal punto di vista dell’ordine pubblico rispetto ai centri turistici più congestionati.

Sarebbe, anzi, auspicabile l’emanazione in tempi brevi di una legge organica che legittimi e stabilisca i limiti e le condizioni dell’esercizio del gioco d’azzardo. È superfluo ricordare che il gioco d’azzardo clandestino – scrive Stucchi – è una delle principali attività della criminalità organizzata quale fonte di finanziamento e strumento di riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite, e che comporta gravi rischi per tutti coloro che lo praticano, senza avere alcuna garanzia. D’altronde, le remore morali ce fino ad oggi hanno impedito una liberalizzazione del gioco d’azzardo sembrano dover cadere, poichè in tutti i modi oggi viene pubblicizzato dai mass media l’accesso al “guadagno facile”; nè deve scandalizzare che lo Stato o le istituzioni pubbliche possano ricavare benefici dal gioco dei cittadini, visto che, da sempre sono consentiti lotto, lotterie, concorsi-pronostici, i cui proventi vengono in gran parte incassati dallo Stato e che tale tendenza ha, negli ultimi anni, subito un’accelerazione notevole, portando all’autorizzazione e al proliferare di nuove lotterie nazionali.

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La valenza turistica e le ricadute occupazionali che, di regola, caratterizzano l’istituzione di una casa da gioco assumono un notevole rilievo per il comune di San Pellegrino Terme, il quale, sotto profilo economico, a causa delle limitate prospettive di sviluppo industriale e della stessa attività artigianale, una volta colonna portante dell’economia locale, attraversa una fase critica. L’apertura di una casa da gioco a San Pellegrino Terme aprirebbe nuovi orizzonti anche sotto questo profilo, offrendo la possibilità di finanziare programmi nel settore alberghiero e in quello delle opere pubbliche.

Dal punto di vista turistico, San pellegrino Terme, in provincia di Bergamo, è una prestigiosa località termale, che è già stata sede, in passato, di una casa da gioco e che mantiene, oggi, tutti i titoli e le strutture per corrispondere alle necessità conseguenti all’esercizio di tale attività.

Il casinò municipale di San Pellegrino Terme, pregevole opera in stile liberty dell’inizio del 1900, di proprietà cdel comune, è ancora oggi una strutttura perfettamente funzionane per manifestazioni turistiche, artistiche e culturali. La stazione termale e turistica di San Pellegrino Terme si trova ad una distanza conveniente dal capoluogo regionale, con il quale è ben collegata, tramite autostrada e strada in collegamento veloce.

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Su tali premesse, nell’attesa di realizzare quel progetto federalista che oggi rappresenta l’elemento essenziale del dibattito politico, si confida in una sollecita disanima e approvazione del presente disegno di legge, già presentato alla Camera nelle passate legislature”. Dunque al primo articolo il disegno di legge prevede che “In deroga agli articoli da 718 a 722 del codice penale, è autorizzata l’apertura di una casa da gioco nel comune di San pellegrino Terme. 2. L’autorizzazione di cui al comma 1 è concessa con decreto del presidente della giunta della regione Lombardia su richiesta del sindaco del comune di San Pellegrino Terme, previa delibera del consiglio comunale. L’autorizzazione è concessa per non più di venti anni ed è rinnovabile”.

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