Bersani: Marchionne non fa bene al Paese
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Bersani: Marchionne non fa bene al Paese

Duro commento del segretario del Pd: "Se qualcuno sbaglia non paga un altro". E sulla Fiat: "Mi piacerebbe capire qual è il piano economico".

Bersani: Marchionne non fa bene al Paese
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2 Novembre 2012 - 16.42


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“Mi piacerebbe approfondire bene questo accavallarsi di piani e capire di cosa si sta parlando: fin qui abbiamo visto rompere il giocattolo e non quello che si possa definire un piano”, lo ha detto il segretario del Pd Pierluigi Bersani, durante un incontro per presentare Peer Steinbruck il candidato premier socialdemocratico in Germania. “E’ stato un gesto, quello di Fiat, non accettabile, che contiene un messaggio che non fa bene al paese persino sul piano morale”. Per il leader Pd infatti, “Se viene riconosciuto che c’é un errore o una colpa, l’errore di un’ azienda non può essere immediatamente scaricato su altri lavoratori che hanno bisogno di mantenere una famiglia”.

Intanto le polemiche sui 19 licenziati a Pomigliano per “fare spazio” ai 19 lavoratori iscritti alla Fiom che hanno ottenuto il reintegro dalla magistratura, continuano. Fiat si lamenta dei “commenti poco pertinenti” che sono stati rilasciati in questi giorni – anche la ministra Fornero, come tutti i sindacati, hanno stigmatizzato il comportamento dell’azienda automobilistica italiana – specificando che per “la procedura di mobilità esistono tempi tecnici”. Come a dire: lo abbiamo detto, ma non è detto che lo faremo. Tuttavia che esistano “due facce” della Fiat su questa faccenda, e in generale nel rapporto con l’Italia lo dimostra l’incidente diplomatico che si è verificato oggi.

Un comunicato stampa sbagliato arrivato sulle scrivanie dei giornalisti, in cui il commento dell’azienda sul caso dei 19 licenziati tirava in ballo il comportamento dei lavoratori Fiom “dure prese di posizione e le pesanti dichiarazioni con le quali i 19 ricorrenti hanno manifestato fin dall’inizio il loro giudizio negativo sull’operazione nuova Panda”. Ribadendo ancora una volta che ciò che non viene tollerato sono “le dure prese di posizione” degli operai, che il “Marchionne pensiero” vorrebbe essere persone grate nei confronti dell’azienda che dà loro da lavorare e “fedele” alla linea. Nel comunicato ufficiale, però, questo riferimento non c’è “era solo una bozza partita per sbaglio”, ha fatto sapere l’ufficio stampa. Testimoniando anche la volontà della Fiat di buttare acqua sul fuoco e farla finita con le provocazioni (almeno per il momento).

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