Grillo parla come un mafioso
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Grillo parla come un mafioso

Il comico a Palermo dice che Cosa Nostra non strangola i clienti ma prende solo il pizzo. Insorge la società civile. Sdegno della vedova di Libero Grassi: la mafia uccide.

Grillo parla come un mafioso
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30 Aprile 2012 - 11.47


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Nella sua campagna elettorale sempre più sfrenata contro i partiti e la politica, questa volta Beppe Grillo sembra aver esagerato. Ieri a Palermo, in piazza Croci, davanti a 400 persone, ha urlato: «La mafia non ha mai strangolato i suoi clienti, si limita a prendere il pizzo. Ma qua vediamo un’altra mafia che strangola la sua vittima. Vogliamo nomi e cognomi di chi sta portando al macello il Paese».

Le sue parole hanno scatenato subito le proteste dei partiti. Il Pd che con Nico Stumpo gli ha dato del «ciarlatano» e del «pifferaio». «C’è in Grillo – ha aggiunto – una povertà culturale che gli italiani non meritano». «Grillo – gli ha fatto eco Claudio Fava di Sel – parla come un mafioso senza essere nemmeno originale. Gli stessi argomenti prima di lui li hanno gia utilizzati Vito Ciancimino e Tano Badalamenti. E come l’ultimo dei mafiosi non ha nemmeno il coraggio di confrontarsi pubblicamente sulle sue patetiche provocazioni».

E oggi contro il comico genovese sono arrivate le parole pesanti di Pina Maisano, vedova di Libero Grassi, l’imprenditore ucciso da Cosa Nostra per essersi ribellato al racket delle estorsioni. «Grillo dice che la mafia non ha mai strangolato i suoi clienti limitandosi a prendere il pizzo? Forse dimentica che ha anche ucciso le persone che il pizzo non hanno voluto pagarlo», ha dichiarato la donna. «Per fortuna non avevo ancora letto i giornali, altrimenti mi sarei sentita male», ha aggiunto, «Inizialmente – spiega – provavo una certa simpatia per Grillo. Adesso mi sembra solo un populista che cerca di cavalcare l’avversione della gente verso i partiti».

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Un grido di protesta è arrivato anche da anche da Angela Ogliastro, sorella di Serafino Ogliastro, un ex poliziotto ucciso dalla cosca di Brancaccio nel ’91 con il metodo della “lupara bianca”. «Le parole di Beppe Grillo sono un’offesa nei confronti di tutti i familiari delle vittime di Cosa Nostra e un insulto al lavoro svolto in questi anni dai magistrati e dalle forze dell’ordine», ha dichiarato la donna. Ricordiamo che del delitto di Serafino Ogliastro si è autoaccusato il pentito Salvatore Grigoli e nel processo che riguarda decine di omicidi di mafia la famiglia Ogliastro è stata l’unica a costituirsi parte civile. «Io e i miei genitori – spiega la sorella dell’ex poliziotto – non abbiamo nemmeno il corpo di Serafino da potere piangere. Come si permette Grillo a fare l’elogio della mafia in una città che gronda sangue di vittime innocenti?».

E anche lo showman siciliano Rosario Fiorello, nella sua quotidiana rassegna stampa, si è detto infastidito per le parole del comico genovese e difende i familiari delle vittime della mafia.

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