Mi manda Lavitola: chi è l'ambasciatore raccomandato
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Mi manda Lavitola: chi è l'ambasciatore raccomandato

In una mail molto confidenziale il faccendiere fa pressioni sul ministro degli Esteri Frattini per la promozione di Giancarlo Maria Curcio come ambasciatore a Panama.

Mi manda Lavitola: chi è l'ambasciatore raccomandato
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25 Ottobre 2011 - 16.44


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di Ercole Olmi

Che cosa succede alla Farnesina per quanto riguarda l’America Latina? Che ruolo apicale effettivo rivestono Lavitola e i suoi aficionados?
Ieri si è diffusa la notizia giornalistica delle forti pressioni nel 2011 di Valter Lavitola sul Ministro degli Esteri Franco Frattini a favore della promozione nei ranghi diplomatici dell’ambasciatore italiano a Panama Giancarlo Maria Curcio. La pressione risulta esercitata con una mail molto confidenziale: «Caro Franco, (…) hai notizie della promozione dell’ambasciatore Curcio? Un abbraccio, Valter». Pertanto i rapporti tra Lavitola e Frattini erano tutt’altro che occasionali e formali, contrariamente alle smentite dei giorni scorsi!

Questa è la notizia apparsa, ma c’è dell’altro, anzi ben altro. Chi è, infatti, Giancarlo Maria Curcio? Nel 2008 era il Console italiano a Buenos Aires, dove avvengono strani episodi per l’elezione a senatore italiano di Juan Esteban Caselli. Il sospetto è di brogli elettorali relativamente a migliaia di schede. C’è una indagine della Procura della Repubblica di cui si viene a sapere nel 2011, titolare Giancarlo Capaldo: una indagine laboriosa ma lunga, molto lunga.
Nel febbraio 2011 trapela la notizia che nell’inchiesta erano spuntati anche i nomi di un carabiniere incaricato della sorveglianza delle buste presso il consolato generale; di Marcello Valeri, capo dell’ufficio informatica ed elettorale del Consolato a Buenos Aires; di Francesco Arena di origine calabrese che trasmette il programma “Italia Tricolore” da Radio Splendid finanziato da Caselli. Anche il nome del Console Curcio non ne usciva bene, almeno per una culpa in vigilando, cosa per la quale ci si gioca in genere l’intera carriera diplomatica.

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Invece il governo italiano decide inopinatamente, il 19 dicembre 2010, di nominare Curcio ad ambasciatore a Panama: altro che conseguenze disciplinari! Caselli, neanche un mese fa, viene confermato senatore a maggioranza dal Pdl dall’apposita Giunta del Senato italiano, nonostante, appunto, i forti sospetti di brogli elettorali. D’altronde il senatore Caselli, soprannominato a Buenos Aires il Vescovo, può contare su un curriculum forse professionalmente non ineccepibile ma di tutto rispetto per altri versanti: gentiluomo di Sua santità presso il Vaticano, ex ambasciatore argentino in Vaticano durante il governo di Menem dal ’97 al ’99 e funzionario durante la dittatura dei generali Viola e Bignone. Inoltre, nel giugno del 1997 Caselli fu accusato dall’ex ministro dell’economia, Domingo Cavallo, di aver costituito «una rete di protezione giuridica che dava appoggio locale agli autori dell’attentato contro la sede dell’Associazione di mutua assistenza israelo-argentina (Amia) di Buenos Aires avvenuto il 18 luglio 1994 e che causò la morte di un’ottantina di persone».

Pubblicato da Liberazione
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