Adescava giovanissimi online e gli estorceva video espliciti: arrestato un 22enne di Bergamo
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Adescava giovanissimi online e gli estorceva video espliciti: arrestato un 22enne di Bergamo

Il 22enne è stato fermato dagli agenti della polizia postale di Roma. Costringeva i ragazzini a realizzare video con contenuti sessuali tramite delle minacce o dietro pagamento di somme di denaro.

Adescava giovanissimi online e gli estorceva video espliciti: arrestato un 22enne di Bergamo
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20 Febbraio 2024 - 14.08


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Un 22enne di Bergamo ha adescato due giovanissimi di 12 e 14 anni, uno di Rieti e l’altro di Roma, allo scopo di ottenere video sessualmente espliciti. Il 22enne è stato fermato dagli agenti della polizia postale di Roma. Costringeva i ragazzini a realizzare video con contenuti sessuali tramite delle minacce o dietro pagamento di somme di denaro.

A denunciare i fatti la responsabile di una casa famiglia, che ha raccontato come un ospite di 14 anni avesse ricevuto in chat materiale pedopornografico da uno sconosciuto, oltre alla richiesta di produrre video simili che lo ritraessero in atteggiamenti lascivi.

Da quella segnalazione la Procura della repubblica Tribunale di Roma ha emesso un decreto di perquisizione informatica a carico dell’indagato, eseguita da personale della sezione operativa per la sicurezza cibernetica di Bergamo, all’esito della quale è stato trovato una cospicua quantità di materiale pedopornografico che il giovane raccoglieva e vendeva. Ma non solo. Gli inquirenti hanno trovato anche numerose chat con altri minori ai quali veniva richiesto di produrre foto e video a contenuto sessuale.

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In particolare è stato possibile ricostruire come il 22enne, dopo aver carpito la fiducia di un 12enne romano, proponendosi come un utente di giochi online, lo ha invitato a partecipare ad una diretta streaming a pagamento nella quale i due compivano atti di autoerotismo, ingaggiando una sorta di gara in una chat di gruppo.

Inoltre, l’indagato, celandosi dietro un falso profilo di una giovane donna, costringeva lo stesso minore ad inviargli foto degli organi genitali, talvolta dietro minaccia della cancellazione di tutte le password di gioco, altre dietro promessa di invio di una ingente somma di denaro attraverso account PayPal. Gli elementi raccolti hanno consentito all’autorità giudiziaria di richiedere al Giudice per le Indagini preliminari del tribunale di Roma l’emissione della misura cautelare della custodia in carcere.

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