Pozzolo: il prefetto ha revocato il porto d'armi al deputato FdI indagato per lo sparo di Capodanno
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Pozzolo: il prefetto ha revocato il porto d'armi al deputato FdI indagato per lo sparo di Capodanno

Sul caso Emanuele Pozzolo, il prefetto di Biella, Silvana d'Agostino, ha revocato il porto d'armi per difesa personale al deputato di FdI, indagato per lo sparo di Capodanno.

Pozzolo: il prefetto ha revocato il porto d'armi al deputato FdI indagato per lo sparo di Capodanno
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16 Gennaio 2024 - 22.36


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Una vicenda densa di polemiche e con qualche aspetto ancora da chiarire. Sul caso Emanuele Pozzolo, il prefetto di Biella, Silvana d’Agostino, ha revocato il porto d’armi per difesa personale al deputato di FdI, indagato per lo sparo di Capodanno.

Il provvedimento, che vieta anche al parlamentare di “detenere armi e munizioni”, è stato deciso, spiega una nota della prefettura, a causa del “comportamento incauto tenuto da Pozzolo”durante i festeggiamenti della notte di Capodanno, improntato a leggerezza e sottovalutazione della pericolosità delle armi”.

A Pozzolo “è stato contestato l’uso inappropriato dell’arma, poiché non ha adottato tutte le cautele necessarie a evitare fatti anche accidentali e sinistri involontari”.

Intanto potrebbero ridursi i tempi per la consegna alla Procura di Biella dell’esito dello Stub, l’esame specialistico affidato al Ris dei carabinieri, per cercare tracce di polvere da sparo tra gli indumenti. Un passaggio ritenuto importante, se non decisivo, dagli investigatori che indagano sul proiettile di pistola, la notte di Capodanno, a Rosazza, in provincia di Biella, esploso dalla pistola del deputato Emanuele Pozzolo, che ha ferito l’elettricista Luca Campana, genero del capo scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro.

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La procura di Biella avrebbe chiesto agli specialisti del Ris di accelerare il più possibile i tempi per avere la possibilità, all’inizio della settimana prossima, di convocare Pozzolo, al momento unico indagato nell’inchiesta di Biella, con le ipotesi di reato di lesioni, accensioni pericolose e omessa custodia di armi.

Le testimonianze acquisite dagli inquirenti sembrano indicare una responsabilità diretta del parlamentare, che ha invece negato di essere stato lui a impugnare la pistola, un mini revolver, al momento dello sparo partito accidentalmente che ha ferito Campana a una gamba. “La pistola mi è scivolata dalla tasca del giubbotto” e qualcuno “l’ha raccolta e ha armato il cane”, ha detto Pozzolo nella sua dichiarazione ai carabinieri, il mattino del 1° gennaio, nella caserma dell’Arma ad Andorno (Biella).

Dall’altra, ad accusare il deputato di Fdi ci sono le dichiarazioni di Campana, che ha querelato Pozzolo, e del suocero Pablito Morello che accusano l’onorevole. Oltre allo Stub, c’è un altro accertamento chiesto dalla Procura di Biella, la perizia balistica affidata al consulente tecnico Raffaella Sorropago che ha effettuato un sopralluogo nei locali di Rosazza dove è avvenuto lo sparo.

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Ma di fatto la scena era già stata alterata rispetto a quanto riferito dai testimoni, alcuni tavoli erano stati spostati per mettere ordine dopo la serata. Per i risultati di questo esame ci vorrà un massimo di 60 giorni. Nei primi giorni della scorsa settimana i magistrati hanno ascoltato, negli uffici della Procura di Biella, e in caserme dei carabinieri, le testimonianze di chi era presente alla festa di Capodanno a Rosazza. Hanno ascoltato anche il sottosegretario Delmastro che tuttavia ha ribadito che non era presente alla scena perché si trovava fuori, nel cortile.

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