Nella recita di Natale, Gesù diventa Cucù: polemiche sulla decisione 'inclusiva' delle maestre di una scuola
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Nella recita di Natale, Gesù diventa Cucù: polemiche sulla decisione 'inclusiva' delle maestre di una scuola

Le maestre della scuola elementare De Amicis hanno deciso di togliere i riferimenti cattolici nella recita di Natale, tanto da cambiare il nome di Gesù in Cucù.

Nella recita di Natale, Gesù diventa Cucù: polemiche sulla decisione 'inclusiva' delle maestre di una scuola
Una recita di Natale
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21 Dicembre 2023 - 12.52


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Mentre il governo Meloni ha proposto il “vietato vietare” sui presepi a scuola, il Gazzettino ha rilanciato la notizia di una particolare iniziativa di un istituto elementare di Agna, in provincia di Padova. Le maestre della scuola elementare De Amicis hanno deciso di togliere i riferimenti cattolici nella recita di Natale, tanto da cambiare il nome di Gesù in Cucù.

Proteste da parte di alcuni genitori della scuola, che hanno deciso di non far partecipare i figli alla rappresentazione: “Lunedì scorso, per puro caso, abbiamo scoperto che i testi natalizi da far cantare ai nostri figli sono stati cambiati e modificati. All’inizio, non ci potevo credere, poi quando mia moglie mi ha fatto vedere i fogli con le frasi che inizialmente gli alunni avrebbero dovuto cantare, tagliati su determinate parole, non ci ho visto più. Non è possibile che si debba arrivare a questi livelli, tra l’altro senza che noi genitori veniamo messi al corrente delle idee delle maestre”, ha raccontato il papà di una alunna.

“Noi genitori ci siamo chiesti se qualcuno era stato messo al corrente di questa decisione, ma nessuno sapeva niente. A questo punto abbiamo chiesto ai nostri figli, i quali ci hanno raccontato che effettivamente da qualche giorno le maestre avevano consegnato loro i libretti di musica, sui quali stavano esercitandosi da qualche settimana, con i testi natalizi riveduti e corretti, per evitare di ferire i sentimenti di quei bambini che non partecipano all’ora di religione”.

“Ho immediatamente contattato il sindaco Gianluca Piva, il quale si era detto molto dispiaciuto nell’apprendere questa notizia e che si sarebbe interessato in prima persona, verificando con la scuola il motivo di questa decisione. Poi non ho più avuto sue notizie. Mi sono anche rivolto al parroco don Fabio Bertin, il quale mi ha detto che sono cose che possono succedere”, ha proseguito l’uomo.

“Non è possibile che venga rovinato il recital dei nostri figli solamente per venire incontro a chi non professa la nostra religione”.

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