Tenta di entrare nella sede di Sky: i vigilantes lo bloccano, lui muore
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Tenta di entrare nella sede di Sky: i vigilantes lo bloccano, lui muore

Ha cercato di introdursi nella sede milanese di Sky, ma le guardie giurate lo hanno bloccato. Un uomo è morto a causa di un malore subito dopo l'intervento dei vigilantes. Sulla vicenda, la Procura di Milano ha aperto un'inchiesta

Tenta di entrare nella sede di Sky: i vigilantes lo bloccano, lui muore
La sede Sky di Rogoredo a Milano
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20 Agosto 2023 - 18.03


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Ha cercato di introdursi nella sede milanese di Sky, ma le guardie giurate lo hanno bloccato. Un uomo di circa 25 anni è morto a causa di un malore subito dopo l’intervento dei vigilantes. Sulla vicenda, la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta per chiarire l’esatta dinamica dei fatti.

I fatti

 Tutto è accaduto poco prima dell’una in via Russolo, zona Rogoredo, dove si trova la sede del network inglese. Il giovane, probabilmente originario dell’est Europa, si sarebbe avvicinato all’ingresso della struttura con atteggiamento aggressivo, in evidente stato di alterazione e avrebbe iniziato a spogliarsi. Poi, secondo quanto riferito dalle guardie giurate, avrebbe tentato di scavalcare la recinzione per entrare. Sono stati gli stessi vigilantes ad allertare le forze dell’ordine.

Nel frattempo hanno tentato di respingerlo, ma l’uomo ha avuto un malore. Portato in codice rosso all’ospedale San Raffaele, il giovane è deceduto poco dopo. Ora la Procura, insieme alla Squadra Mobile di Milano, indaga per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Il pm di turno ha aperto un fascicolo con l’accusa di omicidio colposo e ha iscritto i due vigilantes sul registro degli indagati, come atto dovuto in vista degli esami che dovranno essere svolti. 

Si attendono gli esiti degli esami

 Sarà l’esame autoptico a stabilire se sul malore del giovane, che non è ancora stato identificato, abbiano influito le misure di contenimento messe in atto dalle due guardie che avrebbero tentato una procedura fisica, senza l’uso di manganelli o armi. La colluttazione si sarebbe conclusa con l’immobilizzazione dell’uomo a terra, a pancia in giù. Proprio in quella fase, il giovane si sarebbe sentito male. Sul suo corpo non sarebbero state rilevate ferite o segni di violenza.

Gli esami tossicologici serviranno a chiarire anche se il giovane avesse assunto droghe o alcool.  Al vaglio degli inquirenti anche le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza, che sono state sequestrate e saranno in grado di restituire la verità su quanto è successo in quei minuti, poco prima che arrivassero le volanti. Gli agenti della polizia hanno aiutato nelle manovre di rianimazione, prima che arrivasse l’ambulanza, usando un defibrillatore.

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