L'intervista a Padre Georg sulle 'dimissioni' di Ratzinger: "Il diavolo in Vaticano ha agito contro Benedetto XVI"
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L'intervista a Padre Georg sulle 'dimissioni' di Ratzinger: "Il diavolo in Vaticano ha agito contro Benedetto XVI"

Alla fine di settembre 2012, Benedetto gli rivelò le sue intenzioni a Castel Gandolfo. Comincia così il racconto che Padre Georg Gänswein fa a La Repubblica, in un'intervista di Ezio Mauro.

L'intervista a Padre Georg sulle 'dimissioni' di Ratzinger: "Il diavolo in Vaticano ha agito contro Benedetto XVI"
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2 Gennaio 2023 - 10.05


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“Gli dissi che era impossibile. Papa Benedetto mi ha lasciato parlare. E poi ha detto: lei può immaginare che ho pensato bene a questa scelta, ho riflettuto, ho pregato, ho lottato. E ora le comunico una decisione presa, non una tesi da discutere. Non è una quaestio disputanda, è decisa. La dico a lei, e lei adesso non deve dirla a nessuno“.

Ratzinger si dimise ufficialmente l’11 febbraio 2013. Parlando durante un concistoro che doveva fissare la data di proclamazione a santi dei martiri di Otranto. Il suo ultimo giorno da pontefice è stato il 28 febbraio di quell’anno. “Io non ho dormito perché sapevo che il giorno dopo sarebbe stato il giorno della rinuncia. Non sono riuscito a trovare il sonno”, ricorda Padre Georg. Il racconto poi arriva fino alla prima omelia dell’inizio del pontificato. Ovvero quando il Papa chiese ai fedeli di pregare per lui affinché non fuggisse “davanti ai lupi“: “Qualcuno mi ha chiesto se potevo fare qualche nome. Chiedete al Papa stesso, ho risposto, io non so se ha pensato a qualcuno, ma non lo credo. Certamente quell’immagine vuol dire non è facile anche essere coerente, controcorrente, e mantenere questa direzione se molti sono di un’altra opinione”.

Poi racconta degli “scandali” che Ratzinger ha dovuto afffrontare durante il suo Pontificato.”La parola scandalo certamente è un po’ forte ma vero è che durante il pontificato ci sono stati molti problemi, Vatileaks, poi lo Ior. Ma è ovvio che, come direbbe Papa Francesco, il cattivo, il maligno, il diavolo non dorme. È chiaro, cerca sempre di toccare, di colpire dove i nervi sono scoperti, e fa più male”. Nel ripercorrere gli scandali durante i 7 anni di Pontificato, da Vatileaks alla pedofilia, queste le parole di monsignor Georg Ganswein, segretario di Joseph Ratzinger, alla domanda ‘Sta dicendo che ha sentito la presenza del diavolo in quegli anni?’, mons. Ganswein ha risposto: “L’ho sentito in realtà molto contrarie, contro Papa Benedetto”. Gaenswein ricorda poi il loro primo incontro: “Gli ho parlato per la prima volta nel 1995, il 10 gennaio, ventisette anni fa, qui in Vaticano nel Collegio Teutonico. Gli ho spiegato da dove venivo, cosa avevo fatto e quando ha sentito che ero stato sette anni all’Università di Monaco, il ghiaccio si è rotto. La mia prima impressione è indimenticabile: una personalità forte ma molto naturale. Mite ma molto, molto decisa”, ha aggiunto.

Poi sui documenti rubati dal maggiordomo Paolo Gabriele: “I documenti non sono stati rubati dalla scrivania di papa Benedetto ma dalla mia. Purtroppo me ne sono accorto molto, molto più tardi, troppo tardi. Io ho parlato con Benedetto chiaramente, gli ho detto, la responsabilità è mia me la assumo. Le chiedo di destinarmi a un altro lavoro, io mi dimetto. No, no mi ha risposto: vede, c’era uno che ha tradito persino nei 12, si chiama Giuda. Noi siamo un piccolo gruppo qui e rimaniamo insieme”, ha aggiunto.

Poi parla dell’accusa di essere stato a conoscenza degli abusi nella sua diocesi sollevata in Germania. E dei 4 casi emersi all’epoca. Ratzinger reagì prima chiedendo perdono. Poi, dopo la denuncia di una vittima, annunciò che si sarebbe difeso in tribunale. Qui Padre Georg rivela: “C’è stato un errore da parte uno dei nostri collaboratori, perché abbiamo dovuto leggere 8.000 pagine della documentazione, e la persona che ha letto le carte ha detto che in quella famosa riunione del 15 gennaio 1980, il Cardinal Ratzinger non era presente”.

E ancora: “II nostro collaboratore ha sbagliato le date, una cosa brutta. Quando io ho detto Santo Padre, qui abbiamo sbagliato, Benedetto ha deciso di scrivere una lettera personale, così nessuno può dire che non abbia risposto in prima persona”. Riguardo le dimissioni, Georg spiega anche perché Ratzinger ha scelto la formula del Papa Emerito per sé: “Ha deciso così lui, personalmente. Penso che davanti a una decisione così eccezionale tornare cardinale sarebbe stato poco naturale. Ma non c’è nessun dubbio che c’è stato sempre un solo Papa, e si chiama Francesco”.

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