L'uomo ucciso da una freccia stava festeggiando la nascita del figlio: contestato l'odio razziale
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L'uomo ucciso da una freccia stava festeggiando la nascita del figlio: contestato l'odio razziale

"Era uscito per guardare la partita di Champions e bere una birra con un amico. Voleva festeggiare la nascita del figlio appena avuto dalla sua compagna: Gustavo Giuseppe, nato la notte di Halloween al Gaslini".

L'uomo ucciso da una freccia stava festeggiando la nascita del figlio: contestato l'odio razziale
Javier Romero Miranda
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3 Novembre 2022 - 16.53


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Javier Romero Miranda, il 41enne peruviano ucciso a Genova con una freccia, era in strada con un amico a festeggiare la recente nascita di un figlio. A raccontarlo è un conoscente dell’uomo, a La Repubblica. “Era uscito per guardare la partita di Champions e bere una birra con un amico. Voleva festeggiare la nascita del figlio appena avuto dalla sua compagna: Gustavo Giuseppe, nato la notte di Halloween al Gaslini. La mamma era ancora in ospedale. Ed è finita così, per colpa di un criminale che adesso deve pagare”.

Il Secolo XIX ha raccolto le prime parole di Evaristo Scalco, il 63enne che ha scoccato la freccia dalla propria finestra infastidito dal rumore. L’uomo è stato incastrato da un video.

“Volevo solo dormire, non riuscivo. Ho perso la testa quando li ho visti urinare contro il muro. Ho gridato loro se fossero degli incivili. A quel punto mi hanno lanciato contro uno o due petardi. Non ho capito cosa fossero ma mi sono spaventato. Per questo ho usato l’arco ma non volevo uccidere”.

Un testimone oculare ha raccontato la terribile scena a cui ha assistito: “Ho sentito un rumore, ero al secondo piano: quando mi sono affacciato ho visto il ferito qui sotto, colpito ad altezza petto con una freccia. Era in un lago di sangue. Ho chiamato i soccorsi subito e ho visto l’uomo tentare di togliersi la freccia e poi svenire”.

“C’era un ragazzo con lui, ha tentato di soccorrerlo, poi è arrivata una signora che vive qui di fronte e poco dopo hanno iniziato a fermarsi i passanti. Ha tentato di estrarre la freccia poi è svenuto”, aggiunge ancora. Poi l’arrivo delle ambulanze e il trasporto d’urgenza in ospedale in condizioni gravissime e l’operazione chirurgica iniziata alle 3 del mattino, che non è bastata a salvare la vita dell’uomo. Forse può essere stata un po’ l’esasperazione dovuta al rumore notturno”.

La procura di Genova contesta l’omicidio volontario con l’aggravante dell’odio razziale e i futili motivi ad Evaristo Scalco. La pm Arianna Ciavattini la contesta perché il 63enne prima di scoccare il dardo ha urlato a Romero Miranda e al suo amico “andate via, immigrati di m…”. La convalida dell’arresto è prevista per venerdì mattina. Nelle prossime ore verrà anche disposta l’autopsia eseguita dal medico legale Sara Lo Pinto.

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