Anzaldi: "Ingiusti gli attacchi a Toscani per una frase sulla mafia estrapolata dal contesto"
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Anzaldi: "Ingiusti gli attacchi a Toscani per una frase sulla mafia estrapolata dal contesto"

Il deputato di Italia Viva sulle ultime dichiarazioni di Oliviero Toscani, che in un’intervista ha detto: “La Sicilia è ancora mafiosa”.

Anzaldi: "Ingiusti gli attacchi a Toscani per una frase sulla mafia estrapolata dal contesto"
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10 Aprile 2022 - 17.35


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Onorevole Anzaldi, hanno creato polemica le ultime dichiarazioni di Oliviero Toscani, che in un’intervista ha detto: “La Sicilia è ancora mafiosa”. Un’affermazione che ha sollevato le critiche del Presidente della Regione Sicilia Musumeci, che ha dichiarato: “Non è una provocazione, è un’idiozia, un’offesa alla cultura e alla civiltà”. Lei, da siciliano, cosa ne pensa?
“Innanzitutto inviterei tutti a leggere l’intervista per intero su Mowmag”.

Perché dall’intervista integrale cosa emergerebbe?
“Si capisce chiaramente che è un ‘uno contro tutti’ e che si tratta di un’intervista di lancio della rivista, che inevitabilmente mira a cercare sensazionalismi per fare notizia. Giocando, o meglio, cercando di sfruttare la libertà di pensiero e di linguaggio che è e dovrebbe essere propria di ogni vero artista. Per questo penso che cercare di estrapolare una singola affermazione potrebbe essere fuorviante. Come fuorviante è chiedere un giudizio secco su un tema simile al Presidente della Regione, ancor di più se ciò avviene a pochi mesi dalle elezioni ed a pochi giorni da una possibile e complicata ricandidatura”.

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Veramente anche la sua collega parlamentare Meloni ha criticato aspramente Toscani dicendo : “Alimentare stereotipi è un insulto alle vittime”.
“Questa frase sinceramente la giudico gravemente ingiusta della storia e dell’impegno di Toscani sul tema. Provi a chiedere ad un giornalista o ad uno studente siciliano di citare uno scatto fotografico che lo ha colpito particolarmente sul tema mafia e vedrà che le citerà Letizia Battaglia e le campagne fotografiche di Oliviero Toscani e Benetton dei corpi straziati vegliati dagli inconsolabili parenti. Un messaggio diretto alla mafia ed al loro primo valore la ‘famiglia’. Non sono semplicemente campagne fotografiche ma costose iniziative internazionali presentate a New York nel 1992”.

In poche parole secondo lei sono stati tutti o troppo severi o ingenerosi con la frase di Toscani?
“Non mi permetto di dare giudizi, cito semplicemente dei fatti e comunque mi permetta di dire che è sbagliato contrapporre la retorica che utilizza un artista in un’intervista con la retorica che deve utilizzare un politico. Sono due mondi diversi e a volte anche contrapposti e tali dovrebbero rimanere”.

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Quindi secondo lei non se ne doveva parlare?
“Non ho detto questo, dico che andavano interpellate altre categorie, forse andava chiesto ai magistrati impegnati sul tema come Nino Di Matteo, alle associazioni antimafia, ai preti antimafia, a scrittori impegnati sul tema come Claudio Fava o Saviano. Non si può tutti essere competenti di tutto, ma soprattutto non si è spesso tutti disinteressati. E non si può contrapporre su temi così delicati l’artista ed il politico, ancor di più non si deve decontestualizzare da dove si è tenuto il discorso”.

Quindi diciamo che lei promuove l’intervista di Toscani ?
“No guardi, io non devo né promuovere né bocciare nessuno. Sono un semplice lettore e mi permetto di dire che in quell’intervista, dal punto di vista di un lettore che si interessa al mondo della fotografia e della cultura, vi è una notizia interessante. Toscani parla del suo nuovo progetto con Settimio Benedusi ‘Ricordi stampati’: l’opportunità a chiunque di farsi ritrarre da un grande fotografo internazionale! Un signor nessuno potrà essere ritratto da uno dei maestri della fotografia. Potrà goderne lui stesso e magari avere la presunzione di lasciarla ai propri cari. Una grande idea che ricorda quella di Mike Disfarmer, un fotografo americano i cui ritratti di normalissime persone della campagna dell’Arkansas sono diventate opere d’arte.
Tutto il resto lo potevamo evitare ai lettori e soprattutto a un artista come Toscani”.

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