Femminicidio di Saman: arrestato a Barcellona un altro cugino
Top

Femminicidio di Saman: arrestato a Barcellona un altro cugino

Il pachistano, 35 anni, è stato arrestato dalla polizia spagnola, grazie a informazioni condivise dal nucleo investigativo dei carabinieri di Reggio Emilia

Femminicidio di Saman: arrestato a Barcellona un altro cugino
Saman Abbas
Preroll

globalist Modifica articolo

14 Febbraio 2022 - 10.41


ATF

Nuova svolta nel caso dell’Omicidio di Saman: è stato arrestato in un appartamento del centro di Barcellona Nomanhulaq Nonamhulaq, il cugino di Saman Abbas, latitante e indagato per l’omicidio della 18enne pachistana scomparsa dal 30 aprile 2021 da Novellara (Reggio Emilia). Il giovane era ricercato nell’ambito dell’indagine dei carabinieri e della Procura di Reggio Emilia.

In precedenza erano stati arrestati all’estero un altro cugino, Ikram Ijaz e lo zio Danish Hasnain, entrambi presi in Francia e nel frattempo estradati in Italia. Sono ritenuti complici del delitto di Saman che si era ribellata a un matrimonio combinato. Restano latitanti in Pakistan i genitori della 18enne.

Il pachistano, 35 anni, è stato arrestato dalla polizia spagnola, grazie a informazioni condivise dal nucleo investigativo dei carabinieri di Reggio Emilia. Nomanhulaq era fuggito dalla provincia reggiana il 10 maggio con Hasnain e Ijaz. Con loro c’era anche il fratello minorenne di Saman, che era stato bloccato al confine tra Italia e Francia e affidato a una comunità. Proprio le dichiarazioni del ragazzo, sentito poi anche in incidente probatorio, accusano gli altri familiari del delitto.

Leggi anche:  Marzia Corini è stata assolta: era accusata di aver ucciso con un sedativo il fratello malato terminale

Il corpo di Saman non è mai stato trovato, nonostante settimane di ricerche intorno al casolare dove la famiglia viveva. A carico di Nomanhulaq c’è inoltre il video del 29 aprile che lo ritrae con l’altro cugino della ragazza e con lo zio, mentre uscivano dal casolare con attrezzi da lavoro, pala e piede di porco. L’ipotesi degli inquirenti è che stessero andando a scavare la tomba della giovane, materialmente assassinata dallo zio il giorno dopo, sempre secondo l’accusa.

Native

Articoli correlati