Il Monitoraggio dell'Iss: aumenta l'incidenza anche se l'Rt è in calo a 1,13. Ecco cosa significa
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Il Monitoraggio dell'Iss: aumenta l'incidenza anche se l'Rt è in calo a 1,13. Ecco cosa significa

Il tasso di occupazione delle terapie intensive (9,6%) e delle altre aree mediche (12,1%) è salito a livello nazionale. In Italia una Regione è classificata a rischio alto, 18 risultano classificate a rischio moderato.

Il Monitoraggio dell'Iss: aumenta l'incidenza anche se l'Rt è in calo a 1,13. Ecco cosa significa
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17 Dicembre 2021 - 09.51


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L’aumento sostanziale dei contagi in Italia lascia presagire che la quarta ondata è giunta nella Penisola senza troppi fronzoli. Stando ai dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia del ministero della Salute e dell’Iss, l’incidenza settimanale è in aumento: 241 casi Covid per 100mila abitanti contro 176 della settimana scorsa. In lieve calo invece l’Rt medio, pari a 1,13 rispetto all’1,18 della settimana precedente, ma al di sopra della soglia epidemica. Sale il tasso di occupazione delle terapie intensive (9,6%) e delle altre aree mediche (12,1%).

La situazione negli ospedali
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 9,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 16 dicembre) contro l’8,5% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 9 dicembre) della scorsa settimana. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 12,1% (rilevazione giornaliera ministero Salute al 16 dicembre) contro il 10,6% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 9 dicembre). La soglia di allerta è fissata al 10% per le intensive e al 15% per i reparti.

Forte aumento dei casi non associati a catene di trasmissione
È in forte aumento il numero di nuovi casi Covid non associati a catene di trasmissione (42.675 contro 37.278 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (31% contro 34% la scorsa settimana). È in aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (43% contro il 40%), mentre è stabile la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (26%).

Una Regione a rischio alto
In Italia una Regione è classificata a rischio alto, 18 risultano classificate a rischio moderato. Tra queste, tre sono ad alta probabilità di progressione a rischio alto. Due Regioni sono classificate a rischio basso.

Liguria, Marche, Veneto e Trento verso la zona gialla
Liguria, Marche, Veneto e provincia di Trento sono destinate ad entrare in zona gialla da lunedì. In tutti e quattro questi territori infatti – secondo quanto si legge nel report Iss – sono stati superati i parametri di saturazione di terapie intensive e area medica. Per quanto riguarda l’incidenza la provincia di Bolzano resta in cima alla classifica italiana con 566 casi ogni 100mila abitanti, segue il Veneto a 498 poi il Friuli Venezia Giulia a 376 e la Liguria a 313. La Regione con il tasso di incidenza più basso è il Molise a 30,3 sotto i 100 pure Puglia 79,2 e Sardegna con 88,5.

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