Una spada utilizzata durante le crociate è stata ritrovata da un sub
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Una spada utilizzata durante le crociate è stata ritrovata da un sub

Giaceva sul fondo marino incrostata di conchiglie, ma è "in stato perfetto"

La spada ritrovata dal sub
La spada ritrovata dal sub
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globalist Modifica articolo

20 Ottobre 2021 - 11.27


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Un ritrovamento d’altri tempi. Una spada risalente a 900 anni fa, probabilmente utilizzata durante le crociate, è stata casualmente recuperata da un tuffatore, Shlomi Katzin, al largo della città di Haifa, in Israele. L’arma, lunga un metro, è interamente ricoperta di organismi marini, avvolta in sedimenti e incrostata di conchiglie che la rendono particolarmente pesante. Secondo quanto riferito dal Dipartimento israeliano per le antichità giaceva sul fondo marino, coperta da uno strato di sabbia appena rimosso dalla corrente.
Fra i rottami di ancore di vario genere, il sub ha notato la spada: era completa di una lama di circa un metro e di una elsa di 30 centimetri. Temendo che potesse essere nuovamente ricoperta dalla sabbia, il sub l’ha prelevata e l’ha consegnata al Dipartimento per le antichità. “La spada è in condizioni perfette″, ha confermato Nir Distelfeld, un ispettore del Dipartimento delle antichità. 
”È un reperto bello e raro, evidentemente appartenuto ad un cavaliere crociato”. “Desta grande emozione – ha aggiunto Distelfeld – imbattersi in un oggetto personale di quell’epoca. È un balzo nel tempo”. Una volta accuratamente ripulita ed analizzata, la spada sarà esposta al pubblico.
Le crociate, iniziate nel 1095 e durate secoli, videro i cristiani europei viaggiare in Medio Oriente per cercare di prendere il controllo di Gerusalemme e di altre parti della Terra Santa, allora sotto il dominio dei musulmani. Per secoli, il tratto della costa Carmel dove la spada è stata rinvenuta, è stato un rifugio per le navi commerciali durante le tempeste e non lontano sorgeva la cittadella di Atlit. “Queste condizioni hanno attratto navi mercantili nel corso dei secoli, lasciando dietro di sè ricchi reperti archeologici” ha spiegato Katzin.

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