I testimoni del Ponte di ferro: "Uno scoppio, poi le grida e le fiamme"
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I testimoni del Ponte di ferro: "Uno scoppio, poi le grida e le fiamme"

A raccontarlo dei condomini di un palazzo di riva Ostiense a pochi metri dal ponte dell'Industria: "Abbiamo sentito uno scoppio, la puzza di gomma bruciata e di gas. Subito è andata via la luce e siamo scesi in strada"

Incendio a Ponte di ferro
Incendio a Ponte di ferro
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3 Ottobre 2021 - 12.20


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La scorsa notte, alle 23.30 è divampato un grosso incendio all’altezza del Ponte dell’Industria, meglio conosciuto con il nome di ‘Ponte di ferro’ in città . L’opera, risalente al 1862, collega i quartieri Marconi e Ostiense, nella zona sud della Capitale.
La paura e la confusione hanno dominato la scena ed alcuni testimoni hanno raccontato l’episodio.
“Abbiamo sentito uno scoppio, la puzza di gomma bruciata e di gas. Subito è andata via la luce e siamo scesi in strada”.
A raccontarlo dei condomini di un palazzo di riva Ostiense a pochi metri dal ponte dell’Industria, a Roma conosciuto come il ponte di Ferro, danneggiato dal rogo della scorsa notte. “Si sono sentite anche delle grida di aiuto venire dagli accampamenti lungo il Tevere – ha raccontato un altro – poi abbiamo visto le fiamme. Pian piano abbiamo visto il rogo crescere e avvolgere il ponte”. 
 – “La cosa più impressionante è stata l’impossibilità di agire davanti a un incendio che si propagava – racconta una condomina – probabilmente a causa del gas e dei cavi elettrici. Abbiamo visto l’incendio crescere sempre di più.
Un rogo avvenuto a pochi metri dall’accademia dei vigili del fuoco e dalla sede dei sommozzatori”.
Mentre un altro abitante racconta: “E’ stata una serata terribile, le fiamme erano altissime. Ho avuto paura. Sotto al ponte ci sono le tubature del gas, il timore era che potesse saltare tutto in aria prima che chiudessero il gas”.
E c’è chi ora pensa alle ripercussioni sulla vita di tutti i giorni. “Passavo su quel ponte tutti i giorni per andare a lavorare. Ora rimarremo cosi’ per anni. Sara’ un disastro per chi abita qui”.

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