Pisapia sulla condanna a Mimmo Lucano: "Ingiustificata e ingiusta, la ribalteremo in appello"
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Pisapia sulla condanna a Mimmo Lucano: "Ingiustificata e ingiusta, la ribalteremo in appello"

L'europarlamentare è stato l'avvocato del sindaco di Riace: "Anch'io ero incredulo, quasi attonito, ma continuerò a impegnarmi al suo fianco in appello

Pisapia e Mimmo Lucano
Pisapia e Mimmo Lucano
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2 Ottobre 2021 - 17.16


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Parole chiare per una vicenda giudiziaria che non è affatto finita.

Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano e avvocato di Mimmo Lucano, parla di una sentenza “ingiustificata e ingiusta” sul sindaco di Riace.

“Anch’io ero incredulo, quasi attonito, ma continuerò a impegnarmi al suo fianco in appello per arrivare a ribaltare l’esito”, racconta nell’intervista.

In oltre 40 anni di Tribunale sostiene di non aver mai visto un verdetto simile: “Mai, in centinaia di processi che ho seguito e neppure parlando con avvocati, magistrati o imputati”.

Quanta rilevanza ha avuto la politica in questa vicenda? “Da quando ho seguito il processo, sono convinto che non ci siano state interferenze”, risponde.

“I migranti che erano a Riace non erano clandestini, erano stati inviati da prefettura e ministero – sottolinea – in quel periodo, davanti ai grandi sbarchi, Riace e altri due piccoli Comuni vicini, sono stati disponibili ad accogliere 200 persone. Il Comune di Milano, allora era sindaca Letizia Moratti, solo 20. Il garantismo per gli amici e il giustizialismo per gli avversari sono ancora troppo presenti. E’ una pessima politica, che fa male anche alla giustizia, quella di chi tenta di strumentalizzarla per altre finalità”.

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Pisapia definisce la sentenza “inaspettata e ingiusta per almeno tre motivi processuali. Lucano ha ammesso di aver fatto errori di carattere amministrativo, che però eventualmente riguardano il Tar o la Corte dei Conti e non hanno rilevanza penale. Insieme all’avvocato Andrea Dacqua, abbiamo dimostrato che da sindaco non ha preso un euro. Lo stesso Pm ha modificato l’accusa da ‘vantaggio economico personale’ a ‘vantaggio di carattere politico’. Ma, anche in questo caso, abbiamo dimostrato come Lucano, che ha rinunciato a essere candidato nel 2018 alle Politiche e nel 2019 alle Europee, ha seguito solo i suoi valori, gli stessi della Costituzione”.

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