Dell'Utri sulla sentenza della Trattativa Stato-Mafia: "Processo mostruoso da annullare in primo grado"
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Dell'Utri sulla sentenza della Trattativa Stato-Mafia: "Processo mostruoso da annullare in primo grado"

Intervista a "la Repubblica" dopo l'assoluzione nel processo d'Appello sulla presunta trattativa "Stato-mafia": "Averlo debellato è una prova di democrazia, finalmente"

Marcello Dell'Utri
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24 Settembre 2021 - 07.45


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La sentenza arrivata ieri dalla Corte d’Assise d’Appello di Palermo ha scosso la politica e gli animi in agitazione di chi, soprattutto, era sotto processo.
″È stato un processo mostruoso, era da annullare in primo grado. Averlo debellato è una prova di democrazia, finalmente. Le sofferenze le ho patite, gli stenti subiti, ma ora bisogna andare avanti e fare cose buone”. 
Così l’ex senatore di Forza Italia Marcello Dell’Utri assolto dalla Corte d’assise d’Appello di Palermo nel processo ‘Trattativa Stato-mafia’.
La sentenza, spiega a ‘Repubblica’ nel corso di una intervista, è “una svolta non solo per me ma anche per la giustizia italiana. L’assoluzione è la migliore risposta a tutti quelli che spargevano odio”. 
“Ho recuperato un po’ di fiducia nella magistratura – confessa -: per fortuna ci sono ancora dei magistrati che guardano le cose, leggono le carte e ascoltano i difensori. Era impossibile non riconoscere l’assurdità dell’impianto accusatorio”.
Dell’Utri afferma di aver vissuto “un film ma la trama era inventata totalmente. Io questo processo non l’ho neanche seguito. Mi sono sentito come un turco alla predica, di cosa stanno parlando?”. 
“Come spiego la condanna in primo grado? Il clima allora era tale che non bisognava vedere le carte. Io credo che oggi questa Corte abbia lavorato con criterio, cognizione e coscienza. I miei avvocati hanno smontato il processo dalle fondamenta, ho ascoltato le arringhe e non era possibile non riconoscere l’assurdità dell’impianto accusatorio” ribadisce prima di escludere un ritorno in politica: “Non scherziamo. Mi occuperò della mia collezione di libri conservati nella Fondazione di Milano. Sto per allestire la più grande biblioteca siciliana, che è mia intenzione donare un giorno alla Sicilia”.

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