Pfizer chiede all'Ema il via libera per vaccinare 12-15enni
Top

Pfizer chiede all'Ema il via libera per vaccinare 12-15enni

L'Rt nazionale risale a 0,85 e scende l'incidenza a 146. Il ministro della salute, Speranza: "Ieri oltre 500mila vaccini, grande lavoro squadra"

Pfizer
Pfizer
Preroll

globalist Modifica articolo

30 Aprile 2021 - 13.40


ATF

L’azienda farmaceutica, Pfizer/BioNTech ha fatto sapere di aver chiesto all’agenzia europea per il farmaco, l’Ema, l’autorizzazione per estendere l’utilizzo del suo vaccino contro il Covid-19 anche ai ragazzi fa i 12 e i 15 anni, come già accaduto per gli Stati Uniti nelle scorse settimane.
Intanto “ieri in Italia sono state somministrate oltre 500 mila dosi di vaccino. Grazie alle donne e agli uomini del Servizio Sanitario Nazionale e a tutte le istituzioni per il gran lavoro di squadra. Il vaccino è la vera strada per uscire da questi mesi così difficili”.
Lo ha scritto su Facebook il Ministro della Salute, Roberto Speranza. 
Risale l’indice Rt nazionale di contagio del Coronavirus in Italia che la scorsa settimana era a quota 0,81 e che torna al valore 0,85, uguale a quello della settimana ancora precedente. L’incidenza continua a scendere: il valore e’ a 146 rispetto al 152 della settimana scorsa.
È quanto emerge, secondo quanto si apprende, dall’ultimo monitoraggio settimanale del Ministero della Salute-Iss sull’andamento dell’epidemia per il periodo 12-18 aprile. 
Migliora la situazione generale del rischio pandemico in Italia, con nessuna Regione a rischio alto. Undici Regioni e Province autonome hanno una classificazione di rischio moderato (di cui nessuna ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e 10 Regioni hanno una classificazione di rischio basso. Tre Regioni (contro 4 della settimana precedente) hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Campania e Sicilia hanno una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre di tipo 1. I dati sono contenuti nella bozza del monitoraggio settimanale del Ministero della Salute-Iss. 
Cala la pressione sulle terapie intensive. Scende ancora, ma rimane comunque alto, il numero di Regioni e Province autonome che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica: sono 8 contro le 12 della settimana precedente. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è uguale alla soglia critica (30%). Quello in aree mediche a livello nazionale scende ulteriormente ed è sotto la soglia critica (32% rispetto al 40% della soglia). Lo evidenzia, secondo quanto si apprende, la bozza dell’ultimo monitoraggio settimanale del Ministero della Salute-Iss relativo alla settimana 19/4/2021-25/4/2021 (aggiornato al 28/4).
“Non spaventiamo le persone con toni troppo allarmistici sulle varianti, adesso quella indiana. Non vi é ancora alcun dato, ripeto alcun dato, che ci faccia dire che essa sia più cattiva, più contagiosa”. Lo scrive su Facebook Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani di Roma. “Bisogna combattere il virus, non le varianti specifiche che vanno studiate, isolate e lo stiamo facendo, per far sì che gli strumenti vaccini e terapie siano adeguate ad esse. Andiamo avanti, proseguiamo con le misure di prevenzione e con il vaccino e le terapie innovative e domiciliari e ne usciremo”, ha concluso Vaia.

Leggi anche:  Inchiesta mascherine, la Procura chiede 1 anno e 4 mesi di carcere per Domenico Arcuri: le accuse dei Pm
Native

Articoli correlati