Attesa per il monitoraggio del venerdì: verdetti in arrivo per regioni gialle, arancioni e rosse
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Attesa per il monitoraggio del venerdì: verdetti in arrivo per regioni gialle, arancioni e rosse

La maggior parte delle regioni gialle dovrebbe ottenere la conferma nell'area più libera.

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29 Aprile 2021 - 07.15


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In arrivo il verdetto -con potenziale cambio di colore dal 3 maggio- per le regioni che adottano regole, misure e divieti di diverso grado per spostamenti, scuola, ristoranti e bar. Domani, 30 aprile, il monitoraggio Iss-ministero della Salute potrebbe modificare la mappa colorata dell’Italia, che dall’inizio della settimana è soprattutto a tinte gialle. Nella fascia più libera sono inserite Lombardia, Lazio, Toscana, Veneto, Piemonte, Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Umbria e le province autonome di Bolzano e di Trento. In zona arancione figurano Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d’Aosta. Da sola, in zona rossa, la Sardegna.

La maggior parte delle regioni gialle dovrebbe ottenere la conferma nell’area più libera. Le ‘big’, in particolare, non dovrebbero retrocedere: Lombardia, Lazio, Campania, Veneto. Tra le regioni arancioni che aspirano alla promozione, spicca la Puglia, che però deve fare i conti con un bollettino ‘pesante’ per la giornata del 28 aprile: 1.282 i casi di coronavirus registrati, con la risalita della curva di contagi a fronte di una netta diminuzione dei test. In compenso, continua a calare il numero dei pazienti ricoverati. Tra arancione e rosso potrebbero verificarsi novità. La Sardegna, che poco più di un mese fa era zona bianca, spera di vedere gli effetti delle restrizioni legate alla zona rossa per salire di livello. In zona arancione, va monitorata in particolare la posizione della Basilicata, che archivia una giornata con altri 191 contagi ma vede scendere il numero dei pazienti in ospedale (-5).

Le regole. Gli spostamenti tra regioni gialle dal 26 aprile, come evidenziato dalla circolare del Viminale, sono liberi: non serve autocertificazione. Cambiano in particolare le regole per le visite private fino al 15 giugno nelle regioni gialle. Potranno raggiungere un’altra abitazione privata quattro persone, che potranno portare con sé figli minori, di età anche superiore ai 14 anni.

Questi spostamenti possono avvenire anche tra regioni gialle differenti e non importa se il viaggio comporti l’attraversamento di una regione arancione o rossa. Tali visite, invece, potranno avvenire in zona arancione entro i limiti del comune. Sono infine vietate in zona rossa. Sì all’accesso alle seconde case, anche se si trovano in zona arancione o rossa. Lo spostamento, compreso tra quelli che rientrano nel ritorno alla propria residenza, non richiede certificati di vaccinazione o guarigione e tampone.

In zona gialla nuovi criteri di riapertura per bar e ristoranti che potranno ospitare clienti a pranzo e a cena purché all’aperto. Si potrà stare soltanto seduti al tavolo, massimo quattro persone, a meno che non si tratti di conviventi. La distanza è fissata a un metro. Dal primo giugno, soltanto in zona gialla, i ristoranti potranno restare aperti anche al chiuso dalle 5 alle 18. Si potrà stare soltanto seduti al tavolo, massimo quattro persone, a meno che non si tratti di conviventi. La circolare del ministero ai prefetti ha chiarito alcune regole per i bar. E’ consentito il servizio ai tavoli all’aperto e anche al banco solo “in presenza di strutture che consentano la consumazione all’aperto”. Altrimenti, solo servizio ai tavoli e asporto, ammesso fino alle 18.

In zona arancione e rossa, invece, bar e ristoranti sono chiusi. Rimane consentito l’asporto di cibo e bevande fino alle 18 dai bar e fino alle 22 da enoteche, vinerie e ristoranti. È sempre consentita la consegna a domicilio di cibo e bevande.

“Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado). La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%” ha reso noto Palazzo Chigi. Per quanto riguarda l’università, “dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno”.

Restano chiuse palestre e piscine. “Dal 26 aprile 2021, in zona gialla, nel rispetto delle linee guida vigenti, è consentito lo svolgimento all’aperto di qualsiasi attività sportiva anche di squadra e di contatto. Inoltre, dal 15 maggio 2021, sempre in zona gialla, sono consentite le attività delle piscine all’aperto e, dal 1° giugno, quelle delle palestre” si legge nella nota di Palazzo Chigi.

In zona arancione è consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso aree attrezzate e parchi pubblici, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno 2 metri per l’attività sportiva, salvo che sia necessaria la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. E’ consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio comune o, in assenza di tali strutture, in comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto attività sportiva di base. E’ interdetto l’uso di spogliatoi interni nei circoli. In zona rossa sono sospese l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia all’aperto che al chiuso. Vietato lo svolgimento degli sport di contatto.

Dal 26 aprile riaprono al pubblico in zona gialla cinema, teatri, sale concerto, live club. È necessario che ci siano posti a sedere preassegnati e una distanza di un metro l’uno dall’altro. La capienza massima consentita è del 50% di quella massima autorizzata e comunque non superiore a 500 spettatori al chiuso e 1000 all’aperto, rende noto Palazzo Chigi. In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida

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