Il docente di statistica: "Quando vaccineremo gli over 77 passeremo da 300 a 100 decessi giornalieri"
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Il docente di statistica: "Quando vaccineremo gli over 77 passeremo da 300 a 100 decessi giornalieri"

Secondo il docente, l’immunità di gregge è raggiungibile con l′80% della popolazione immunizzata

Vaccino contro il Covid-19
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23 Aprile 2021 - 11.03


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Secondo Giorgio Parisi, docente di meccanica statistica all’università Sapienza di Roma e presidente dell’Accademia dei Lincei una volta vaccinati gli over 77 il numero di decessi in Italia diminuirà vertiginosamente.

“Fino a un mese fa, i due terzi delle vittime” di Covid-19 “avevano più di 77 anni. Una volta vaccinati loro, passeremo automaticamente da 300 decessi al giorno a 100″. Non solo: “La riduzione del numero di ricoveri, superiore a quella delle terapie intensive, dimostra i primi effetti” della vaccinazione “sui più anziani, che difficilmente finiscono intubati”.

Secondo il docente, l’immunità di gregge è raggiungibile con l′80% della popolazione immunizzata. Ma per arrivarci bisogna vaccinare il 90% dei cittadini, precisa l’esperto di statistica.

“Perché i vaccini, mediamente, hanno un’efficacia del 90%. E quindi per arrivare all′80% della popolazione bisogna vaccinarne il 90%”. Ma non della popolazione sopra i 16 anni, bensì “degli over 12. Ci sono già studi che dicono come i vaccini proteggano dai 12 ai 16 anni. Sotto i 12, vedremo”.

Lo scienziato fissa degli obiettivi: il primo è mettere in sicurezza gli over 60 entro giugno, il secondo è immunizzare l′80% della popolazione entro settembre, il terzo è prepararsi a ricominciare in autunno con una nuova campagna di vaccinazione.

“Serve pensarci da ora perché l’immunità ha una durata limitata e perché le varianti sono in agguato. Bene che la Ue si stia accordando per avere un miliardo di dosi da Pfizer nel 2022 e un altro nel 2023, ma non basteranno perché servono subito in autunno. E perché poi c’è il resto del mondo”.

Ritornando alla situazione italiana, interpellato sul dibattito in corso in merito all’opportunità o meno di ritardare il coprifuoco dalle 22 alle 23, l’esperto di statistica dice:

“Mi sembra il minore dei sacrifici. Io dico che stiamo già facendo alcuni passi importanti, come la riapertura delle scuole e dei ristoranti. Ma riaprire tutto di colpo, accavallando le misure, renderebbe poi impossibile verificare gli effetti di questi provvedimenti […] La vera questione  è il controllo degli effetti delle aperture […] È fondamentale riattivare il tracciamento”.

 

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