Scontri a Roma, parla il ristoratore: "Sono gruppi infiltrati, noi siamo qui per manifestare la nostra disperazione"
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Scontri a Roma, parla il ristoratore: "Sono gruppi infiltrati, noi siamo qui per manifestare la nostra disperazione"

Parla un manifestante: "Queste violenze non fanno parte della manifestazione, questi sono gruppi inflitrati di cui tutti sappiamo la provenienza, ragazzi che probabilmente non sono ristoratori o dipendenti

Il ristoratore
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12 Aprile 2021 - 15.26


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Manifestare è un diritto legittimo in una democrazia: nessuno lo mette in discussione. Ed è legittimo che le categorie più colpite dal virus, davanti a una gestione a singhiozzo dell’emergenza e soprattutto davanti all’evidenza che le regole più stringenti sono riservate esclusivamente per ristoratori, operatori di spettacolo e gestori di palestre, protestino contro le autorità.
Ma gli scontri di Montecitorio di questo pomeriggio portano una firma precisa, ed è quella di organizzazioni di estrema destra che hanno affiancato i manifestanti, Casapound in primis. E non sono accuse campate per aria: un ristoratore, presente alla manifestazione, commenta così: “Queste violenze non fanno parte della manifestazione, questi sono gruppi inflitrati di cui tutti sappiamo la provenienza, ragazzi senza barba che probabilmente non sono ristoratori e nemmeno dipendenti che vengono solo a far casino, noi stiamo manifestando il nostro disagio e la nostra disperazione”. 

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