Adesso Fontana è preoccupato: "Devo chiudere le scuole, le varianti attaccano i giovani"
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Adesso Fontana è preoccupato: "Devo chiudere le scuole, le varianti attaccano i giovani"

Il governatore della Lombardia: “Io sono tra chi ha sempre sostenuto l’apertura delle scuole, però dobbiamo rendercene conto: le scuole sono davvero un punto sensibile”.

Attilio Fontana
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5 Marzo 2021 - 08.59


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La Lombardia è di nuovo il centro della pandemia, con numeri spaventosi che stanno per andare a paragonarsi con quelli di inizio pandemia.

Solo la settimana scorsa i vergognosi assembramenti nei locali e nella Darsena faceva venir voglia di chiudere tutto, ed è forse da quel momento che il contagio si è impennato.

“Dobbiamo essere consapevoli che i rischi sono seri”, esordisce il governatore lombardo Attilio Fontana, che ieri ha firmato l’ordinanza che trasforma la regione in zona arancione ‘rinforzata’.

E a chi dice che la chiusura delle scuole avrebbe dovuto essere l’ultima decisione da prendere, poi, risponde che “la variante inglese attacca in modo grave anche i giovani, le scuole sono potenziali e magari concreti focolai”.

“Io sono tra chi ha sempre sostenuto l’apertura delle scuole – ricorda  -, e peraltro su questo sono anche stato attaccato, come quasi tutti i governatori in Italia. Però dobbiamo rendercene conto: le scuole sono davvero un punto sensibile”.

“Io lo so che è impopolare. So che la gente se la prenderà con me. Ma se devo scegliere tra le decisioni di consenso e quelle necessarie alla salute, io sceglierò sempre quelle per la salute”.  

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La partenza della zona arancione rafforzata nessuno se l’aspettava già da oggi, soprattutto nelle scuole. Ecco cosa dice Fontana: 

“Dobbiamo essere consapevoli che i rischi sono seri. La variante inglese attacca in modo grave anche i giovani, le scuole sono potenziali — e magari concreti — focolai. Io sono tra chi ha sempre sostenuto l’apertura delle scuole, e peraltro su questo sono anche stato attaccato, come quasi tutti i governatori in Italia. Però dobbiamo rendercene conto: le scuole sono davvero un punto sensibile”.

Che poi esprime grande preoccupazione: “La decisione dell’ordinanza è stata presa sulla base della relazione del nostro comitato indicatori. Dice a chiare lettere che ci sono una serie di elementi che allarmano e su cui è opportuno intervenire urgentemente. E appunto, che adesso il virus contagia anche i giovani che prima sembravano esenti. E poi abbiamo scoperto di questa variante nigeriana che sarebbe indifferente alle vaccinazioni. Noi su questa non abbiamo notizie specifiche ma, come le dicevo, il punto è non farsi prendere in contropiede. Cercare di stare davanti al virus”.

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