La lectio magistralis di Conte: "La pandemia ha messo a dura prova la solidità della democrazia"
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La lectio magistralis di Conte: "La pandemia ha messo a dura prova la solidità della democrazia"

L'ex Presidente Conte tiene una lezione a Firenze: "Abbiamo dovuto costruire un percorso che potesse consentire all'esecutivo di adottare ogni misura di contenimento idonea a fronteggiare la pandemia"

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26 Febbraio 2021 - 17.05


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Giuseppe Conte ha tenuto una lectio magistralis nella scuola di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Firenze in cui è tornato anche sylla gestione della pandemia, soffermandosi su tutti i passaggi più delicati dell’emergenza che il suo governo è stato chiamato ad affrontare: “Uno dei problemi più delicati è stata la decisione sulla tipologia dei provvedimenti e le modalità procedimentali per mezzo delle quali introdurre le misure di contenimento del contagio e di mitigazione del rischio epidemiologico, nella consapevolezza che una pandemia così severa rischia di alterare in modo significativo l’equilibrio tra i diversi poteri dello Stato, rischiando di mettere a dura prova la solidità stessa di un sistema democratico”.
“Abbiamo dovuto costruire un percorso che potesse consentire all’esecutivo di adottare ogni misura di contenimento idonea a fronteggiare la repentina evoluzione della situazione epidemiologica, coinvolgendo costantemente il Parlamento”.
“Non abbiamo mai preso in considerazione – dice ancora l’ex presidente del Consiglio – la possibilità di esercitare il potere sostitutivo dello Stato anche per un indirizzo squisitamente politico: abbiamo preferito coltivare un costante dialogo con le autorità territoriali, pur tra varie difficoltà e momenti critici, nella convinzione che il coinvolgimento dei vari attori istituzionali in una prospettiva di ”leale collaborazione” ci avrebbe garantito una maggiore coesione nazionale e una più solida tenuta delle comunità di riferimento”.
“In un contesto del tutto inedito, abbiamo costruito un’articolata strategia normativa che tenesse conto delle caratteristiche dell’emergenza pandemica, che non è riconducibile a un evento che si esaurisce una volta per tutte – come può essere un terremoto o un’alluvione – ma assume i tratti di un processo in continua, imprevedibile evoluzione”.

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