Violenza a Firenze: una 13enne accerchiata e picchiata da sette coetanei
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Violenza a Firenze: una 13enne accerchiata e picchiata da sette coetanei

L'episodio di violenza è stao ripreso con dei cellulari e tutti i colpevoli sono stati denunciati. Il padre: "Mia figlia ha paura a tornare a scuola"

13enne aggredita a Firenze
13enne aggredita a Firenze
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31 Gennaio 2021 - 13.22


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Un episodio di violenza e bullismo è avvenuto a Firenze, dove un gruppo di sette ragazzi ha accerchiato e aggredito una 13enne che frequenta una scuola media del capoluogo toscano.

Il tutto è stato ripreso con i telefoni e condiviso sui social.

I responsabili, tutti giovanissimi di 13 e 14 anni e identificati grazie al filmato pubblicato su Instagram, hanno un nome e un cognome e sono stati denunciati dalla famiglia della vittima ai carabinieri.

Il fatto risale alla scorsa settimana: la vittima era già stata presa di mira più volte, in particolare da una studentessa poco più grande di lei, che l’ha picchiata anche questa volta.

Dopo l’aggressione, è stata portata in ospedale e dimessa con sette giorni di prognosi. Il video in questione dura 3 minuti e 26 secondi ed è stato condiviso in un gruppo WhatsApp e su Instagram.

“E’ agghiacciante, in sette contro una. Non avrò pace fino a quando non saranno intercettati i genitori di questi ragazzi. Hanno tutti tra i 13 e i 14 anni e saranno gli uomini e le donne di domani. Mia figlia da una settimana ha crisi di pianto, non dorme e ha paura a tornare a scuola. Ha paura di essere derisa – ha detto il padre – Io preferisco non guardarlo quel video, mi fa male. Mi fa male vedere lei così indifesa e sola in mezzo al branco. E mi fa ancora più male vedere così tanta cattiveria da parte di ragazzini”.

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Dal giorno dell’aggressione la vittima è chiusa in casa, esce solo con la famiglia.
“Non è la prima volta, a dicembre è stata picchiata dalla stessa ragazza. In quell’occasione però non abbiamo sporto denuncia. I filmati dell’aggressione sono stati condivisi in una chat di gruppo, postati insieme a insulti di ogni tipo. Qualcuno, su WhatsApp, ha chiesto a tutti i membri di mandare altre immagini. E lei ora si vergogna. Quando dovrebbero essere loro a vergognarsi”, ha concluso il padre.

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