Miozzo lo dice chiaro: "Servirebbe il lockdown totale, ma non si può fare"
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Miozzo lo dice chiaro: "Servirebbe il lockdown totale, ma non si può fare"

"Paese in grande sofferenza, alcune categorie sono alla disperazione" spiega il coordinatore del Cts

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11 Gennaio 2021 - 09.47


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 Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, in una intervista a “Il Messaggero” fa il punto sull’emergenza. “Purtroppo, però – premette Miozzo – qui c’è la considerazione drammatica alla quale ormai siamo arrivati dopo un anno di restrizioni larghe, strette, di provvedimenti rigorosi e meno rigorosi. E cioè che, dopo un anno così, è chiaro che il Paese sia in grande sofferenza. In alcune categorie sono alla disperazione: spettacolo, turismo, ristorazione, sport. Quindi, pur rendendoci conto che ovviamente la soluzione migliore sarebbe quella che abbiamo preso a marzo-aprile, ovvero il lockdown totale e nazionale, non possiamo più farlo”.

“Ecco perché – continua il coordinatore del Cts – sono state immaginate decisioni dure, severe, restrittive, attraverso nuovi parametri che tentano di aiutarci ad abbassare l’incidenza, però cercando di convivere con la pandemia e soprattutto facendo in modo che alcuni settori della vita economica e sociale del Paese possano riprendere”.

“L’immunità di gregge – ricorda Miozzo – non arriverà prima della fine dell’estate, inizio autunno. Dovremo convivere con il Covid forse per qualche anno, anche se la vaccinazione ci consentirà di non provare più la paura che ci sta facendo adesso”.

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