Crisanti: "Non può essere il giorno delle polemiche ma solo della gioia"
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Crisanti: "Non può essere il giorno delle polemiche ma solo della gioia"

'Differenze di dosi fra Paesi? Tralasciamo queste cose, poco importa'

Andrea Crisanti
Andrea Crisanti
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27 Dicembre 2020 - 15.46


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“E’ una giornata simbolica che ha un grande significato di speranza. La speranza di uscire dal tunnel di Covid-19 una volta per tutte”. E’ il senso di questo 27 dicembre europeo secondo il virologo dell’università di Padova Andrea Crisanti. “Il fatto che sia stata una manifestazione che si è svolta in contemporanea in tutta l’Ue sicuramente aggiunge anche un significato importante, mette l’accento su una visione di solidarietà, sulla convidisione delle scelte che c’è stata”, commenta all’Adnkronos Salute.

Per l’esperto oggi “non ci può essere spazio per le polemiche”. Per esempio per il dibattito acceso dal confronto fra le quantità di vaccini disponibili nel primo giorno di campagna per ciascun Paese, confronto dal quale emergerebbero delle differenze vistose fra le forniture. “Non ha senso parlarne ora – obietta – Questo è un momento importante. Tralasciamo tutte queste cose. Chi se ne frega. Se questa giornata ha un valore simbolico, una dose in più o una in meno poco importa”, osserva il direttore del Laboratorio di Microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova e docente di Microbiologia dell’ateneo cittadino. Crisanti, pur riconoscendo “il valore storico della data”, non è stato fra i volti noti della pandemia che si sono vaccinati oggi nel V-Day, ma nei giorni scorsi aveva spiegato: “Mi vaccinerò contro Covid-19 quando il vaccino sarà disponibile e arriverà il mio turno. Senza pagliacciate”.

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