Il comandante del Coi: "L'esercito pronto a distribuire i vaccini"
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Il comandante del Coi: "L'esercito pronto a distribuire i vaccini"

Parla Luciano Portolano, comandante del Comando operativo di vertice interforze, la costola dello Stato maggiore della Difesa che dirige e coordina tutte le operazioni delle forze militari

Luciano Portolano, comandante del Coi
Luciano Portolano, comandante del Coi
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6 Dicembre 2020 - 11.29


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Una bella notizia: “Stiamo lavorando 24 ore su 24, il Comando operativo che dirigo non si ferma praticamente mai, siamo specializzati proprio in questo in tutte le nostre operazioni, una pianificazione continua. Abbiamo già definito diversi scenari, sappiamo che dovremo fare uno sforzo notevole, senza precedenti, di sicuro ancora superiore a quello fatto finora, e ancora in atto, dalla seconda ondata dell`epidemia. L`operazione di vaccinazione ci vedrà coinvolti sia nella catena della distribuzione dei vaccini, sia nello stoccaggio e nella somministrazione, oltre che nella vigilanza. Ovviamente con un ruolo di supporto alle autorità sanitarie e in relazione a quello che ci verrà chiesto dal governo”. Luciano Portolano, comandante del Coi (Comando operativo di vertice interforze, la costola principale dello Stato maggiore della Difesa che dirige e coordina tutte le operazioni delle forze militari sia in Italia che all’estero).
Alla domanda se è possibile fare previsioni sui numeri, Portolano risponde: “posso dire che dall`inizio della seconda ondata, su direttiva del ministro Lorenzo Guerini e disposizione del Capo di stato maggiore della Difesa Enzo Vecciarelli, abbiamo impiegato circa 35 mila uomini, 2400 mezzi terrestri, 73 mezzi aerei, compresi gli elicotteri. I numeri dell’operazione di vaccinazione saranno superiori, ma al momento è prematuro dare cifre precise, stiamo lavorando al piano nazionale in raccordo con la struttura del dottor Arcuri e con le diverse autorità competenti del governo, ma al momento stiamo esaminando tante variabili, probabilmente nelle prossime settimane, o ai primi di gennaio, avremo un quadro definito. Questo non significa che non siamo pronti, già oggi”.
Si prevede un centro nazionale dei vaccini a Pratica di Mare. “È stato appena deciso e annunciato. Si tratta di un hub intermodale militare, di ampie dimensioni, dal punto di vista geografico ottimale per la successiva distribuzione dei vaccini, in grado di accogliere vettori aerei, elicotteri e tutti i mezzi di cui avremo bisogno. Le fiale di vaccino verranno concentrate nel sito, in cui sono disponibili shelter di ampie dimensioni, che garantiranno la massima efficacia per la conservazione e i massimi livelli di sicurezza per gli stock. I vaccini saranno poi da lì distribuiti, a cura delle Forze armate con differenti vettori, ai numerosi punti di somministrazione che il piano ha previsto su tutto il territorio nazionale, di nuovo nelle condizioni di massima sicurezza. Si comincerà, come anticipato dallo stesso ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, con il primo vaccino di tipo “freeze”, non appena disponibile”, spiega.

È possibile che il governo vi chieda uno sforzo superiore alle vostre capacità? “Il nostro ruolo sarà di supporto e concorso a quello delle autorità sanitarie e alle altre autorità istituzionali competenti, nazionali e locali, ma siamo pronti a ogni tipo di richiesta. Tenga conto che a oggi possiamo contare sulla disponibilità di 154 drive through, che abbiamo eseguito 443 mila tamponi, che nella seconda fase della pandemia abbiamo messo a disposizione del Paese 458 medici e 879 infermieri. Siamo già pronti, con un`ampia capacità di aumentare l`impiego di uomini e mezzi di trasporto. Sicuramente dell`organizzazione faranno parte i presidi di vaccinazione della Difesa (Pvd). E abbiamo la capacità di coprire distribuzione e somministrazione nelle Rsa di tutto il territorio nazionale, comprese le Isole, e di fare lo stesso direttamente presso le abitazioni dei cittadini, quelli più in difficoltà oppure obbligati a restare a casa”.

La prima fase del piano vaccinazioni, “riguarderà il primo vaccino di tipo “freeze”, poi si passerà a una seconda fase, che verrà attivata con l`arrivo dei vaccini cosiddetti “cold”, con una catena del freddo standard. In entrambe le fasi ci sarà il coinvolgimento di tutte le Forze armate”.

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