Sileri: "A portare i contagi sono quelli che rientrano dalle vacanze, non i migranti"
Top

Sileri: "A portare i contagi sono quelli che rientrano dalle vacanze, non i migranti"

I migranti in arrivo in Italia, spiega Sileri, sono "testati e messi in quarantena", e infatti "al momento i casi che osserviamo sono dovuti a persone che tornano dalle vacanze".

Pierpaolo Sileri
Pierpaolo Sileri
Preroll

globalist Modifica articolo

11 Agosto 2020 - 08.43


ATF

Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, riguardo alla seconda ondata di Covid-19, ha dichiarato: “Più dei migranti mi preoccupano i contagi che arrivano in business class o quelli che tornano dalle vacanze” ha detto ad Agorà Estate su Rai3. 
I migranti in arrivo in Italia, spiega, sono “testati e messi in quarantena”, e infatti “al momento i casi che osserviamo sono dovuti a persone che tornano dalle vacanze”. Ciò detto, visto che in alcuni Paesi dell’area Schengen “l’epidemia è fuori controllo”, spiega il viceministro della Salute, “l’unico modo per difenderci è la quarantena” con un uso massiccio di “tamponi per chi rientra”.
Insomma, visto che “siamo circondati da Paesi dove l’epidemia è fuori controllo”, raccomanda Sileri, resta “fondamentale rispettare la regola fissa del metro di distanza e della mascherina”, perché “la guerra attuale è bloccare i focolai, quello che si fa grazie anche alla app Immuni”.
Al di là dell’andamento quotidiano, oscillante, dei dati sulla pandemia da CoVid19 “sono più preoccupato nell’osservare i Paesi nord europei, dove la temperatura piu rigida che indubbiamente si avvicina con la fine di agosto potrebbe mostrare un rialzo nella circolazione del viru. Questo” dice, “sarà predittivo per cio che potrebbe accadere in Italia quando arriverà la temperatura piu fredda, cioé a fine settembre-ottobre”, precisa Sileri. 
“L’applicazione Immuni è stato troppo sottostimata, invito tutti a scaricarla”. Lo ha detto ad Agorà Estate, su Rai 3, il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri.
“In questa fase può essere davvero utile soprattutto fra i giovani. Se vai in discoteca – ha spiegato – non puoi sapere chi c’era. E ciò rende difficile il contact tracing. A luglio grazie ad Immuni su un treno è stato individuato un positivo ed è stato bloccato un focolaio. La privacy è rispettata”.

Leggi anche:  Inchiesta mascherine, la Procura chiede 1 anno e 4 mesi di carcere per Domenico Arcuri: le accuse dei Pm
Native

Articoli correlati