Il classismo di Galli della Loggia: "I ragazzi delle periferie infettano con il Covid la società per bene"
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Il classismo di Galli della Loggia: "I ragazzi delle periferie infettano con il Covid la società per bene"

Un ragionamento reazionario da lotta di classe che però presuppone che a fare la tanto odiata movida dell'estate italiana siano solo i ragazzi delle periferie.

Ernesto Galli Della Loggia
Ernesto Galli Della Loggia
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29 Luglio 2020 - 15.32


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Ernesto Galli Della Loggia ha scritto per il Corriere della Sera un articolo molto controverso di cui riportiamo il pezzo più contestato: 
“Ma con ancora maggiore urgenza la pandemia ripropone il tema delle periferie. Infatti, da dove pensiamo mai che provengano in larga maggioranza le turbe di giovani che dappertutto stanno agitando le notti italiane di questa estate? Da dove, se non dalle invivibili periferie, dagli sperduti quartieri dormitori, dalle strade male illuminate che finiscono nel nulla? Ormai è diventato un rito. Al calar d’ogni sera, specie nel fine settimana, quei giovani si rovesciano nelle piazze, nei centri storici delle città, e sembrano farlo come posseduti da un desiderio di rivalsa che oggi si manifesta nella volontà d’infrangere tutti gli obblighi e le precauzioni sanitarie, di farsi beffa in tal modo di ogni regola di civile convivenza. Li muove, si direbbe, quasi il torbido proposito di seminare il contagio, d’infettare la società ‘per bene’ insieme ai posti che essa abita. Di distruggere quanto non possono avere”. 
Insomma, Galli Della Loggia sostiene che i giovani partano dalle periferie con l’idea di infettare e distruggere la società per bene. Un ragionamento reazionario da lotta di classe che però presuppone che a fare la tanto odiata movida dell’estate italiana siano solo i ragazzi delle periferie. Cosa che ovviamente non è vera, ed è una generalizzazione che non ha nessun riscontro nella realtà.

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