Migranti positivi e Salvini si ricorda che c'è ancora Covid-19: "Italia in pericolo"
Top

Migranti positivi e Salvini si ricorda che c'è ancora Covid-19: "Italia in pericolo"

L'uomo dei selfie e delle regole non rispettate diventa paladino delle norme dopo i casi di contagi di alcuni migranti. Se si tratta di possibili suoi elettori meglio chiudere un occhio

Salvini a Dimartedì
Salvini a Dimartedì
Preroll

globalist Modifica articolo

12 Luglio 2020 - 14.02


ATF

Incredibile come negli stessi giorni nei quali si liscia il pelo al partito del ‘liberi tutti’ dopo decine di manifestazioni di menefreghismo all’improvviso l’estrema destra si ricorda che in Italia circola il virus e che si cono delle precauzioni da rispettare.


Così il signorotto che si fa i selfie senza mascherina e dà la mano senza rispettare le regole, ossia Salvini, ha detto: “Ci sono decine di nuovi casi di immigrati positivi al virus, Lampedusa e’ al collasso, non c’è nessuna traccia dei ricollocamenti, è sparito il famoso accordo di Malta e i rimpatri con la Tunisia sono bloccati con la scusa del Covid. Questo governo mette in pericolo l’Italia”. 


La Lega rilancia

Capitan Nutella non poteva essere solo in questa crociata: “Non possiamo accettare che il Governo, che sta per estendere lo stato di emergenza fino al 31 dicembre, con il ministro Speranza lanci allarmismi continui sul Covid e inviti i cittadini al massimo rigore, mentre intanto tra Calabria e Sicilia si fanno sbarcare duemila clandestini in una settimana, con decine e decine di positivi, rischiando un’impennata dei contagi tra forze dell’ordine, operatori sanitari e personale portuale che vengono a contatto con loro. Se il ministro Speranza avesse un minimo di coerenza chiederebbe immediatamente di chiudere i porti: invece i clandestini con il Covid vanno bene, bisogna farli entrare, mentre ai cittadini italiani viene imposto massimo rigore”.
Lo afferma Paolo Grimoldi, deputato della Lega, segretario della Lega Lombarda Salvini Premier.

Leggi anche:  Migrantes: l’Italia resta tra gli ultimi in Europa nell’accoglienza
Native

Articoli correlati