L'odio di Salvini: accusa un pakistano molestatore a Gallipoli ma usa una foto vecchia di Trapani
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L'odio di Salvini: accusa un pakistano molestatore a Gallipoli ma usa una foto vecchia di Trapani

La Bestia parla del caso di uno squilibrato nel Salento come si si trattasse di un attentato alla cività cristiana da parte degli stranieri. E a corredo usa un'immagine sbagliata

La Fake new della Bestia di Salvini
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12 Luglio 2020 - 13.27


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Menzogne per alimentare l’odio contro gli stranieri: La Bestia di Salvini ha denunciato con grave strepito un “grave” fatto di cronaca, ossia che a Gallipoli un pakistano avrebbe deciso di andare in giro completamente nudo per la città, per poi avvicinare e molestare una donna. E una ‘bella foto’ per dimostrare quanto i ‘selvaggi’ siano un problema per i bravi italiani.
Peccato, però, che l’immagine usata non si riferisse ai fatti di Gallipoli.
Infatti la fotografia mostrava quanto avvenuto a Trapani a gennaio 2020, con un uomo che ha fatto il giro della città completamente nudo. Non si trattava di un criminale, o chissà cosa, ma solamente di uno squilibrato che è stato fermato dalle Forze dell’Ordine e portato in ospedale per le cure del caso.
Tra l’altro a Trapani l’uomo andava in giro nudo ma senza dare fastidio ad alcuna donna. Si era trattato, purtroppo, di una persona con gravi problemi mentali.


Ma cosa è successo a Gallipoli? Un pakistano con regolare soggiorno ma con disturbi psichici (e quindi nessun disegno politico e culturale dietro) si era sfilato la cintura e si era calato i pantaloni davanti ad una donna spaventandola, ma senza alcun tentativo di aggressione e poi, dopo aver dato in escandescenze, aveva tentato di rubare alcuni panini.
Sciacallaggio senza se e senza ma. Far passare due tristi episodio di squilibrio mentale come un disegno criminale straniero. Senza dimenticare che in Puglia si vota.

Leggi anche:  C’era una volta la primavera pugliese

Il video di Trapani usato da Salvini per commentare la notizia di Gallipoli.

Facciamo nostre le considerazioni di Carlo Gubitosa: “Ai sostenitori di @LegaSalvini chiedo se nel loro concetto di decenza rientra il sostegno ad un partito fondato da un criminale e guidato da sciacalli, pronti a mentire e ad approfittare di una persona chiaramente affetta da disagio mentale per conseguire un lucro politico”.

 

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