"Fontana Assassino", Sala condanna il murale apparso a Milano: "Insulti intollerabili"
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"Fontana Assassino", Sala condanna il murale apparso a Milano: "Insulti intollerabili"

La denuncia arriva da Samuele Piscina della Lega, Presidente del Municipio 2: "Questo becero murale dimostra con evidenza quanto siano pericolosi e stupidi gli estremismi"

Il murale
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15 Maggio 2020 - 17.09


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In Via Vittorelli a Milano è comparso oggi un murale che recita ‘Fontana Assassino’, in riferimento al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. Accanto alla scritta compaiono anche una falce e un martello e due stelle rosse, oltre che la firma dei Carc, il partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo. La denuncia arriva da Samuele Piscina della Lega, Presidente del Municipio 2: “Questo becero murales, apparso con il favore delle tenebre in Via Vittorelli a Milano, dimostra con evidenza quanto siano pericolosi e stupidi gli estremismi, partendo dai simboli, come quello rappresentato sul muro, che hanno ispirato, nel corso dei tempi, sventure e morti in ogni parte del mondo”. 
Continua Piscina: “Quando a sinistra governativa, a Milano come al governo nazionale, chiede alla Lega di fare un’opposizione responsabile, di collaborare in un momento così difficile, di evitare gli scontri politici per il bene collettivo, a cosa fa riferimento con precisione?”. 
Il murale è stato condannato anche dal sindaco di Milano Beppe Sala: “Ci viene segnalato un murales ingiurioso nei confronti del governatore Fontana, cui va la mia solidarietà. Milano non può tollerare insulti né toni del genere”. Solidarietà anche dall’esponente del Pd Fabio Pizzul: “Esprimo a nome mio e di tutto il gruppo del Partito democratico in consiglio regionale la solidarietà al presidente Fontana. L’attacco che ha subito non è tollerabile. Noi non smetteremo mai di condannare ogni forma di violenza”. A lui si unisce anche Silvia Roggiani, segretaria metropolitana del Partito Democratico: “olidarietà al presidente Fontana per la grave scritta comparsa su un muro a Milano, in zona Crescenzago. Dalla giunta lombarda ci separa una distanza siderale e in questi giorni abbiamo portato avanti la nostra ferma e convinta opposizione ad una gestione della sanità che reputiamo sbagliata, ma per noi la battaglia resta sempre e solo sul piano delle idee. Condanneremo, sempre e comunque, ogni forma di violenza che non ha nulla a che vedere con la legittima dialettica democratica”. 

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