Silvia Romano, il teologo replica ai falsi cristiani: "Musulmana o cristiana è figlia di Dio"
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Silvia Romano, il teologo replica ai falsi cristiani: "Musulmana o cristiana è figlia di Dio"

Parla il sacerdote: "Vale il grande principio evangelico di non giudicare, soprattutto quando si tratta di una scelta religiosa che tocca l'intimo più profondo di una persona"

Il teologo e filosofo don Giovanni Ferretti
Il teologo e filosofo don Giovanni Ferretti
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11 Maggio 2020 - 15.50


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Mentre i falsi cristiani strepitano non conoscendo né l’abc del catechismo, né una riga di vangelo né cosa significhino le parole dialogo, misericordia e fratellanza.
Silvia Romano “cristiana o musulmana, è sempre una figlia di Dio nel senso che si riconosce nel rapporto filiale nei confronti di Dio”.

Il teologo e filosofo don Giovanni Ferretti invita a superare le polemiche sorte attorno alle conversione, vera o presunta, della giovane volontaria liberata dopo un anno e mezzo di prigionia.
“Fa scalpore e lo capisco perché la giovane è finalmente tornata a casa con questa aggiunta inaspettata. Capisco che se ne parli – osserva il teologo -ma da un punto di vista cristiano vale il grande principio evangelico di non giudicare, soprattutto quando si tratta di una scelta religiosa che tocca l’intimo più profondo di una persona”.

Naturalmente, precisa il sacerdote, “è chiaro che una scelta religiosa deve essere non costretta da violenza psicologica o fisica e può anche rimanere il punto interrogativo ma, al di là di questo, una scelta religiosa va rispettata e non giudicata”.


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Il teologo Ferretti spiega: “Ci stupiamo che dal cristianesimo si passi all’Islam: l’Islam è una delle tre grandi religioni monoteiste e ha tutto il suo valore nonostante abbia alcune frange estremiste. Non va dimenticato – dice il teologo attingendo dalla testimonianza di un collega che ha insegnato a lungo al Cairo – che nel 1600 con le guerre di religione ci si scannava a vicenda. Questo per dire che non tutto l’Islam è estremo e non tutto il cristianesimo è stato all’insegna della pace e dell’amore”.
Il teologo, pensando alla vicenda di Silvia Romano, osserva ancora: ” Ci si stupisce del passaggio dal cristianesimo ad altra religione come l’Islam dove c’è un rapporto profondo con Dio e non ci si stupiamo tante volte di tanti che passano dal cristianesimo all’ateismo, che è molto peggio: un passaggio che molte volte deriva anche dal modo in cui è stata assorbita la religione cristiana che magari comprimeva un po’ la possibilità interiore di vivere in piena libertà. Conosco persone cristiane diventate atee: hanno fatto un passo avanti in umanità lasciando una visione di Dio sbagliata”.

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