Il fascismo è come il coronavirus e infetta di nascosto: bloccare ora i focolai o sarà troppo tardi
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Il fascismo è come il coronavirus e infetta di nascosto: bloccare ora i focolai o sarà troppo tardi

Il 25 aprile 2020 abbiamo assistito all'ennesimo tentativo di personaggi che non hanno nemmeno il coraggio di dichiararsi fascisti negare l'essenza della repubblica democratica. Che fare?

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25 Aprile 2020 - 16.54


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Già tre anni fa su Globalist era comparso un articolo sull’ipocrisia dei fascisti nei quali era scritto: “Chi sono i fascisti moderni? Sono quelli che tirano il sasso e nascondono la mano; sono i teorici della menzogna sfacciata, della bugia ripetuta, della sfrontatezza dichiarata. Gente rispetto alla quale perfino Riina, che dichiarava di aver vagamente saputo di Cosa Nostra solo dai giornali, aveva più onestà intellettuale”.
E ancora: “Sono quelli che mentre gruppi di facinorosi vogliono ripetere la marcia su Roma minimizzano e fanno finta di scandalizzarsi dello scandalo dicendo: ma come? Ci sono i migranti, c’è l’Isis, le tasse, le banche, l’immondizia, la droga e cosa sarà mai rievocare la Marcia su Roma?”
E concludeva: “L’insostenibile ipocrisia bugiarda dei fascisti moderni è una malattia infettiva che contagia chi ha difese immunitarie deboli.
L’insostenibile ipocrisia bugiarda dei fascisti moderni è la vera malaria. Proprio per questo cercano di darne la colpa agli africani. Perché sono ipocriti e bugiardi. Perché sono fascisti”.
Dopo tre anni la situazione non è cambiata. Nella loro miserevole ipocrisia i fascisti continuano a negare il fascismo mentre lavorano per far tornare il fascismo, magari senza il fez o altre pagliacciate, ma come spirito autoritario, liberticida e, appunto, fascista.
In questi giorni abbiamo perfino assistito al tentativo di chiedere la cancellazione del 25 aprile per trasformarlo in un non meglio identificato giorno del ricordo dei morti, strumentalizzando perfino le vittime del Coronavirus.
Un modo, da parte degli sconfitti della storia e dell’umanità, di cancellare una data che ricorda la vittoria della democrazia sulla dittatura fascista e sull’occupazione nazista resa ancora più sanguinaria dei servi della repubblica fantoccio di Salò, guidata da un criminale codardo come Mussolini che, dopo aver condannato un’intera nazione alla sciagura della guerra e dopo aver commesso crimini in Italia e in tutti i luoghi nei quali operarono le truppe italiane all’estero, cercava di scappare di nascosto in Svizzera travestito da soldato tedesco.

Lo schifo, il liquame etico che abbiamo visto in questi giorni dimostrano ancora che questi fascisti che non hanno il coraggio di definirsi per quello che sono, continuano i loro tentativi di tradire la Patria, la costituzione e hanno tutte le intenzioni di minacciare la nostra repubblica nata dalla Resistenza antifascista e che celebra nel 25 aprile il più alto momento.
Ma, tornando al paragone con la malaria, loro sono così attivi perché sperano e perché sanno che con gli anni il vaccino antifascista rischia di diventare più debole di generazione in generazione, soprattutto tra chi è aggredito da migliaia di fake news, falsificazioni storiche e menzogne e non è in grado di conoscere la differenza tra la storia e le bugiarde volgarità negazioniste.
E allora, facendo un paragone con l’attualità, dobbiamo capire che il fascismo è come il Coronavirus. Sta infettando nel silenzio e di nascosto, camuffandosi sotto mentite spoglie. Pronto a far scattare la pandemia e a uccidere. Ecco perché serve un forte vaccino democratico. Ecco perché i focolai vanno bloccati subito. Altrimenti sarà troppo tardi.

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